
A sinistra il documento rilasciato dalla Cia sull'avvistamento della navicella in Siberia (https://www.cia.gov)
Roma, 14 aprile 2025 – Nel 1989 l’Unione Sovietica non era alle prese solo con i problemi interni che poi portarono alla sua dissoluzione, ma anche con gli alieni. Da un file declassificato della Cia, datato 2000, emerge una vecchia storia degna del miglior film di fantascienza. Storia raccontata sui giornali nel 1993 che narra di un battaglione sovietico e dell’incontro, fatale, con gli ‘ufo’.
La navicella e i soldati pietrificati
Il documento della Cia, andato virale dopo che la stessa agenzia l’ha pubblicato sui social, riassume, in una sola pagina, gli articoli divulgati più di una trentina di anni fa dal Canadian Weekly World News e dal Holos Ukrayiny.
Nel marzo 1993 il giornale ucraino diceva di essere entrato in possesso di un file del Kgb: 250 pagine in cui i servizi segreti dell’Unione sovietica documenterebbero, grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, un incontro ravvicinato finito in tragedia per l’esercito sovietico.
Le cose sarebbero andate più o meno così. E’ un ordinario giorno del 1989 in Siberia e 25 truppe sovietiche sono impegnate in una esercitazione di routine. Gli allenamenti procedono senza grandi intoppi, o meglio, non ci sono testimonianze rilevanti al riguardo. Improvvisamente, il panico. Una “navicella a forma di disco” viene avvistata a bassa quota proprio sopra la base militare. Istintivamente, o forse eseguendo un ordine, gli uomini reagiscono colpendo il velivolo non identificato con un missile. L’ufo viene abbattuto con successo e il pericolo sembra scongiurato.
Quello succede dopo è molto più che inquietante . “Cinque piccoli umanoidi con grandi teste e grandi occhi neri”, sopravvissuti all’impatto del missile, escono dal relitto per fondersi insieme in “un’unica entità”, di forma sferica.
E’ a quel punto che un’esplosione di luce bianca trasformare 23 militari in pietra.
La storia (leggenda?) vuole poi che i corpi delle vittime siano stati recuperati dall’Armata Rossa e portati in un laboratorio di ricerca segreto fuori Mosca. Qui, la scoperta che lascia ancora più perplessi i ricercatori: la loro struttura molecolare ora è identica a quella del calcare.
Le parole di un ex agente Cia
La storia dei soldati trasformati in pietra ha fatto il giro del web ed è diventato virale non appena il documento, in possesso della Cia, è stato postato sui social. Ma non tutti si sono fatti abbindolare dallo charme di una trama che, per quanto macabra, ha del sensazionale. L'ex agente di intelligence Mike Baker, ad esempio, ha espresso scetticismo riguardo all'incontro, che sembra la scena di un romanzo di fantascienza pulp o di un film di serie B degli anni '50. "Se c'è stato un incidente, a prescindere dalla sua natura, sospetto che il rapporto originale non assomigli molto alle cinque o sei o sette versioni estrapolate", ha dichiarato a Fox News Digital. "Sono sicuro che ci sia qualcosa là fuori. Non credo che (gli alieni, ndr) siano sbarcati decenni fa, abbiano trasformato i soldati sovietici in pietra calcarea e ne stiamo sentendo parlare solo ora. Non credo che sia così”.