Roma, 24 febbraio 2025 – Il successo dell’Afd di Alice Weidel accende il dibattito sull’ascesa dell’estrema destra in Germania, storicamente il cuore pulsante dell’Europa. Un paese che ha costruito la propria identità sull’impegno a non ripetere gli errori del passato, rifiutando ogni tipo di estremismo conservatore dopo la nascita della Repubblica Federale e che, ora, vede i propri valori costituzionali vacillare.
Di fronte a questa deriva, il mondo dell’attivismo si mobilita. Da Roma, la street artist Laika risponde con una nuova opera di denuncia, un messaggio forte contro l’avanzata dell’estrema destra e i rischi che questa rappresenta per l’Europa intera.

L’opera e il suo messaggio contro il nazionalismo
Sono i muri davanti al Goethe Institut a Roma la nuova ‘tela’ della street artist Laika, dove è apparso questa mattina un poster raffigurante Alice Weidel, in uniforme nazista, mentre si disegna con un rossetto nero i baffi di Hitler.
L’opera, intitolata ‘Die Rückkehr – The Return – Il Ritorno’, è stata presentata su Instagram come una denuncia del ritorno delle ideologie di estrema destra. Nel post, Laika richiama il 1933, l’anno in cui Hitler fu nominato cancelliere, e scrive: “This black wave will not ‘make Europe great again’, it will destroy it, we must stop it!” (Questa ondata nera non renderà l’Europa di nuovo grande, la distruggerà. Dobbiamo fermarla!’). Secondo l’artista, le sono le elezioni del 2029 il vero obiettivo politico dell’Afd, in un contesto di crescente radicalizzazione politica alimentata dall’odio, disuguaglianza sociale e frustrazione.
In una nota, Laika sottolinea come l'escalation, determinata non solo dall'odio, ma anche dalle disuguaglianze sociali e dalla frustrazione generata da fallimentari politiche di austerity, prettamente a sostegno delle banche e dei grandi capitali, abbia spinto la popolazione a rifugiarsi nel nazionalismo estremo. La critica non si limita alla figura di Weidel, ma "si inserisce in una più ampia deriva globale, alimentata dalla nuova amministrazione Trump-Musk, che tra saluti romani e deportazioni forzate, sta legittimando e rafforzando le ideologie suprematiste”, come scrive la stessa street artist.