Domenica 29 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Iran, scoppia il caso Daei: bloccato volo con moglie e figlia dell'ex calciatore a bordo

Ali Daei è nel mirino delle autorità per il suo sostegno alle proteste. L'aereo di linea fatto atterrare sull'isola di Kish. Era partito da Teheran e diretto a Dubai. "La mia famiglia costretta a scendere, perché?". Attivisti: "Bambina di 12 anni uccisa da agenti nel giorno di Natale"

Dubai, 26 dicembre 2022 - La macchina della repressione in Iran prende di mira l'ex calciatore e allenatore Ali Daei, già oggetto di minacce e ritorsioni da parte del governo per il suo sostegno alle proteste in corso da mesi nella Repubblica islamica. Nel frattempo attivisti per i diritti umani denunciano l'uccisione di una bambina di 12 anni ad opera di agenti in borghese. 

Il caso dell'ex calciatore Daei 

Le autorità iraniane hanno bloccato oggi un volo della compagnia Mahan Air, il W563, decollato da Teheran e diretto a Dubai sul quale c'erano la moglie e il figlia dell'ex giocatore. L'aereo è stato fatto atterrare sull'isola di Kish. La notizia è stata data su Twitter dal giornalista di Bbc Monitoring Kian Sharifi e poi confermata dallo stesso Daei, che non era a bordo. 

Ali Daei, ex calciatore e allenatore della Nazione iraniana (Ansa)
Ali Daei, ex calciatore e allenatore della Nazione iraniana (Ansa)

Il sito Iran International scrive che alla moglie di Daei era stato vietato di lasciare il Paese a causa "delle sue attività in favore degli scioperi": secondo le agenzie Tasnim e Isna la donna oggi sarebbe partita aggirando il divieto "con un'azione illegale" il divieto. Non poteva lasciare l' Iran "perché ha invitato la gente a partecipare allo sciopero nazionale", hanno scritto le due agenzie iraniane, citando una fonte informata.

Questa ricostruzione dei fatti è smentita da Daei, che sostiene che i familiari si sono imbarcati in modo "completamente legale per andare a Dubai" in vacanza e che "se ci fosse stato un divieto a partire sarebbe emerso al momento del controllo dei passaporti"

"Ancora nessuno mi ha dato una risposta per quello che è successo - incalza l'ex calciatore - volevano arrestare dei terroristi?". Daei, a cui invece il passaporto è stato ritirato, ha dichiarato che moglie e figlia sono state fatte scendere dall'aereo ma non sarebbero state arrestate. 

Ali Daei con la maglia del Bayern Monaco (Ansa)
Ali Daei con la maglia del Bayern Monaco (Ansa)

Chi è Ali Daei 

Attaccante, dal 2000 al 2006 è stato capitano della nazionale iraniana, che poi ha guidato dalla panchina. Ha giocato nella Bundesliga tedesca con Arminia Bielefeld, Bayern Monaco ed Hertha Berlino. Cinquantatré anni, è condiderato uno dei più forti giocatori asiatici di tutti i tempi.

Uccisa bambina di 12 anni

L'associazione Iran True che promuove un'informazione trasparente su quanto sta accadendo in Iran ha denunciato l'uccisione di una bambina di 12 anni, Saha Etebari, ultima vittima della repressione nel Paese. La ragazzina sarebbe stata colpita da agenti in borghese che hanno sparato contro l'auto a bordo della quale viaggiava con la famiglia a un posto di blocco nella provincia di Hormozgan, nel giorno di Natale. Una dinamica identica a quella che lo scorso 16 novembre ha portato alla morte di Kian Pirfalak, bambino di 9 anni. Si scrive che il padre di Saha è stato costretto a dire in un video che l'uccisione di sua figlia non è in nessun modo legata alle proteste, mentre sui social è ormai virale la foto di Saha - occhi neri, velo bianco e libro aperto tra le mani -, ennesima vittima di un regime feroce che non risparmia nemmeno i bambini: secondo l'agenzia degli attivisti per i diritti umani Hrana, dall'inizio delle proteste sono stati uccisi oltre 500 manifestanti, tra cui 69 minori e adolescenti.