Roma, 5 marzo 2025 – Uno show di un’ora e quaranta minuti. Nel suo discorso al Congresso, Donald Trump ha parlato di una nuova ‘età dell’oro americana’ tra dazi e annessioni (dalla Groenlandia al canale di Panama). Ma se i repubblicani hanno reagito con applausi ed elogi, il fronte democratico si è schierato in modo unitario contro il tycoon. A spiccare il deputato Alexander N. Green (detto Al), che alla fine è stato anche espulso dall’Aula.

La vicenda
“America is back”, ha gridato Trump durante il discorso tra urli di entusiasmo dei conservatori. Al contrario i democratici hanno protestato alzando cartelli con scritto "Falso", "Musk ruba" e "È una menzogna!”. Un clima di ostilità che è andato avanti per l’intera durata della riunione, nella quale la linea politica del presidente statunitense è sembrata più divisiva che mai. Ma è stato soprattutto quando l'inquilino della Casa Bianca si è espresso duramente a favore dei tagli al Medicaid (il programma federale sanitario di aiuti per le famiglie a basso reddito), che Al Green ha tentato di interrompere il discorso a più riprese, impugnando e agitando in aria il proprio bastone da passeggio. "Signor Presidente, lei non ha un mandato!" ha urlato, supportato dai compagni di partito. Un atteggiamento che è stato punito dal presidente della Camera Mike Johnson, ordinando l’espulsione immediata del deputato dem dalla sessione con l’accusa di ‘violare il decoro’ del Congresso. Il deputato è stato successivamente scortato fuori dall’aula dal sergente d’armi, un evento più unico che raro nella storia contemporanea della politica statunitense.
Chi è Alexander N. Green
Figura di spicco nella lotta per i diritti civili, Alexander N. Green, 77 anni, rappresenta dal 2005 il nono distretto congressuale del Texas. Il deputato è, prima di tutto, un avvocato e un membro convinto del Partito Democratico, nel quale milita da decenni. Nel corso degli anni ha espresso solide opinioni sul versante liberale, in particolare nelle questioni sociali: è un attivo sostenitore del diritto all’aborto e ha combattuto più volte contro le restrizioni dei pro-vita, è difensore dei diritti LGBTQ+, e si dice favorevole al controllo delle armi, per una regolamentazione che possa prevenire gli episodi di violenza. Green si è anche pronunciato contro la risoluzione bipartisan del Congresso del 25 ottobre 2023, rifiutandosi di schierarsi al fianco di Israele nel conflitto israelo-palestinese. La sua è una carriera dedicata alla difesa degli oppressi e che non ha intenzione di cambiare rotta, come testimonia l’ultimo episodio al Congresso che l’ha visto protagonista.