Roma, 6 dicembre 2024 - Crescono di ora in ora i timori per la malattia che ha causato decine di vittime, forse oltre 100, in Congo. L’Oms ha inviato una squadra di tecnici oltre a una equipe già presente sul posto. “Attualmente si sta studiando come possibile causa un agente patogeno respiratorio come l'influenza o il Covid-19, insieme a malaria, morbillo e altre malattie", afferma l'Organizzazione mondiale della sanità. "Finora la malattia è stata segnalata in sette delle 30 zone sanitarie della provincia di Kwango. La maggior parte dei casi sono segnalati in tre delle sette zone sanitarie colpite", viene spiegato.
"La nostra priorità - ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Oms per l'Africa - è fornire un supporto efficace alle famiglie e alle comunità colpite. Viene fatto ogni sforzo per determinare la causa della malattia, comprenderne le modalità di trasmissione e organizzare una risposta adeguata il prima possibile". Gli esperti dell'Oms si sono uniti alla squadra nazionale di risposta rapida e sono in viaggio verso Panzi. Il team è composto da epidemiologi, medici, tecnici di laboratorio ed esperti di controllo delle infezioni. Un primo team locale dell'Oms sta supportando le autorità sanitarie di Kwango dalla fine di novembre per rafforzare la sorveglianza e identificare i casi. Vengono forniti medicinali essenziali, kit diagnostici per la raccolta di campioni per aiutare ad analizzare e determinare rapidamente la causa della malattia. Il team si concentrerà sulla ricerca attiva dei casi, i test, il trattamento e le attività di sensibilizzazione.
Secondo il ministero della Salute congolese, nella zona sanitaria di Panzi sono stati registrati finora 394 casi e 30 decessi. Ma i numeri che circolano in queste ore sono molto incerti. I sintomi della malattia comprendono mal di testa, tosse, febbre, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e affaticamento. Gli esami di laboratorio, riferisce l'Oms "non sono stati ancora eseguiti e la causa rimane sconosciuta".