Mosca, 4 gennaio 2025 – La Russia ha annunciato 'ritorsioni' dopo aver denunciato un attacco ucraino sul suo territorio con missili di fabbricazione Usa Atacms. Mosca ha anche abbattuto due droni sopra l’aeroporto di San Pietroburgo che è stato chiuso di conseguenza. Le rivelazioni del segretario di Stato Usa Blinken: “Abbiamo visto arrivare il conflitto”, per questo gli Usa "mandarono armi a Kiev” prima dell’inizio del conflitto. La risposta del ministero degli Esteri di Mosca: “La Russia si è prefissata l'obiettivo di smilitarizzare l'Ucraina con l'operazione militare speciale, proprio perché gli Stati Uniti hanno fatto arrivare segretamente armi a Kiev prima del 2022”.
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Un attacco ucraino è costato la vita al corrispondente del quotidiano russo Izvestia, Alexandr Martemiánov, e ha ferito altri cinque giornalisti nella Repubblica di Donetsk, tra cui due giornalisti di Ria Novosti. Lo hanno riferito le agenzie di stampa russe. I giornalisti sono stati vittime di un attacco con drone kamikaze lungo una strada, mentre stavano tornando in auto a Donetsk dopo aver filmato le conseguenze degli attacchi alla città di Gorlovka. Uno dei corrispondenti di Ria Novosti, Maxim Romanenko, ha riportato una contusione e abrasioni sul viso, mentre non si conosce la natura delle ferite dell'altro, Mijail Kevjiev.
Washington ha fornito segretamente armi a Kiev nel 2021, prima dell'inizio dell'operazione militare di Mosca in Ucraina. Lo ha dichiarato il segretario di stato americano Antony Blinken nella lunga intervista concessa al New York Times. "Se si guarda alla 'traiettoria' del conflitto, dato che l'abbiamo visto arrivare, siamo stati in grado di assicurarci non solo che fossimo preparati e che lo fossero gli alleati e i partner, ma anche che l'Ucraina fosse preparata. Ci siamo assicurati che ben prima dell'aggressione russa, a partire da settembre e poi di nuovo a dicembre [2021], fornissimo in silenzio molte armi all'Ucraina per assicurarci che avesse in mano quello di cui aveva bisogno per difendersi, cose come gli Stingers [sistemi di difesa aerea], i Javelin [sistemi d'arma anticarro] che sono stati fondamentali per impedire alla Russia di conquistare Kiev", ha sottolineato Blinken.
Il commento di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, non è tardato ad arrivare. "La Russia si è prefissata l'obiettivo di smilitarizzare l'Ucraina durante l'operazione militare speciale, proprio perché gli Stati Uniti hanno fatto arrivare segretamente armi a Kiev prima del 2022. La Russia ne parla da molti anni. Del fatto che gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno inviando armi in Ucraina, delle infinite esercitazioni della Nato nel Mar Nero che violano i confini russi e del pericoloso avvicinamento di aerei militari dei Paesi occidentali con aerei civili nello spazio aereo del nostro Paese...In realtà, questo è il motivo per cui uno degli obiettivi dell'operazione militare speciale è la smilitarizzazione dell'Ucraina e la garanzia della sicurezza del nostro Paese".
La Cina convinse Vladimir Putin a non usare armi nucleari dopo l'inizio della guerra contro l'Ucraina. A rivelarlo è stato il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, in un'intervista al Financial Times. Gli Stati Uniti, ha spiegato Blinken, erano "molto preoccupati" perché Putin sembrava aver preso in considerazione l'opzione nucleare. "Anche se le probabilità erano fra il 5 e il 10 per cento, non c'è niente di più serio degli ordigni nucleari", ha sottolineato. Anche se la Cina ha sostenuto e sostiene la Russia, su questo fece muro. E quando gli Usa informarono Pechino che il presidente russo era intenzionato a lanciare in orbita un ordigno nucleare antisatellite, la Cina fece un passo con Mosca. "Abbiamo ragioni di credere che la Cina abbia detto alla Russia: Non fatelo", ha rivelato il segretario di Stato.
"La più grande minaccia alla sicurezza degli europei è purtroppo causata in parte dai contributi dei paesi che si trovano dall’altra parte del mondo, nell’Indo-Pacifico’’. Così il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato, nel corso di una intervista al Financial Times, dei rischi per l’Europa legati al conflitto in corso in Ucraina. Oltre alla presenza di soldati nordcoreani che combattono a fianco dei russi contro gli ucraini, Blinken ha criticato la Cina che si propone come mediatore di pace, ma allo stesso tempo invia in Russia materiale fondamentale per aiutarla a ricostruire la sua industria della difesa. "Cercano di avere entrambe le cose’’, ha sottolineato Blinken, affermando che “la Cina sta sollevando la preoccupazione di molti paesi” che come gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alle entità cinesi che aiutano lo sforzo bellico russo. Rispondendo sull’efficacia delle sanzioni statunitensi, Blinken ha detto che “non è un interruttore della luce, ma penso che stia mettendo la Cina in una posizione sempre più difficile. Di sicuro non gli piacciono le azioni che abbiamo intrapreso contro le entità cinesi. E immagino che ce ne saranno altre in arrivo, se necessario, anche nelle prossime settimane”.
'Ucraina ha tentato di lanciare un attacco con missili Atacms sulla regione di Belgorod il 3 gennaio, ha confermato il ministero della Difesa russo, promettendo di prendere misure di ritorsione. "E' stato intrapreso un tentativo di lanciare un attacco con missili tattici Atacms di fabbricazione statunitense sulla regione di Belgorod dal territorio ucraino il 3 gennaio 2025", ha affermato il ministero in una dichiarazione ufficiale. "Tutti quei missili sono stati abbattuti dai sistemi missilistici di difesa aerea S-400 e dai sistemi missilistici e di difesa aerea Pantsir-Sm della Russia", ha sottolineato la stessa fonte. "Saranno prese misure di ritorsione per quegli atti da parte di Kiev, che e' sostenuta da sponsor occidentali", ha avvertito il ministero della Difesa russo.
Le forze russe hanno abbattuto otto missili tattici americani Atacms e 72 droni delle Forze armate ucraine nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, come riporta Interfax. "Le difese aeree hanno abbattuto otto missili tattici Atacms di fabbricazione statunitense e 72 droni ad ala fissa", si legge in un comunicato. Gli aerei tattici, i droni d'attacco, le unità missilistiche e l'artiglieria dei gruppi di forze russe hanno colpito le infrastrutture dei campi d'aviazione militari ucraini, i siti utilizzati per assemblare e immagazzinare i droni d'attacco, nonché le concentrazioni di truppe ucraine e di equipaggiamenti militari in 132 distretti, prosegue la nota.
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 81 droni, 34 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev, mentre 47 droni-esca sono caduti in zone aperte: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare, aggiungendo che i velivoli senza pilota abbattuti hanno causato danni ad alcune abitazioni nelle regioni di Chernihiv e Sumy. I droni intercettati sono stati distrutti nelle regioni di Poltava, Sumy, Kharkiv, Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Kirovohrad, Dnipro, Odessa e Mykolaiv.
Nel riferire dell'abbattimento di due droni ucraini vicino a San Pietroburgo, le autorità russe hanno annunciato la chiusura temporanea dell'aeroporto locale per motivi di sicurezza. "Per garantire la sicurezza dei voli degli aerei civili, oggi, a partire dalle 7:45 ora di Mosca (4:45 Gmt), sono state introdotte restrizioni temporanee al funzionamento dell'aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo", ha dichiarato in una nota l'autorità di regolamentazione dell'aviazione Rosaviatsia. Nella nota si aggiunge che nello scalo non è possibile effettuare decolli e atterraggi. Intanto il governatore della regione di Leningrado, Alexandr Drozdenko, ha confermato la distruzione di due droni nella zona nelle ultime ore. L'abbattimento dei dispositivi senza pilota non ha provocato vittime o distruzione sul terreno, ha precisato. Il ministero della Difesa russo ha riferito ieri sera della neutralizzazione di 16 droni ucraini. Tuttavia, in mattinata i leader di alcune regioni hanno avvertito di nuovi attacchi con ordigni senza pilota.