Giovedì 16 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Aereo contro la Torre Eiffel, indagine sullo spot della Pakistan International Airlines

La pubblicità con cui la compagnia ha annunciato la ripresa dei voli in Europa ha suscitato imbarazzo istituzionale e l’ira del web per la somiglianza dell’immagine con gli attentati dell’11 settembre

Lo spot della Pakistan International Airlines (foto X)

Lo spot della Pakistan International Airlines (foto X)

Roma, 16 gennaio 2025 – Di sicuro non è passata inosservata la campagna con cui Pakistan International Airlines (Pia), bandita da oltre quattro anni dai cieli europei, ha ripreso a viaggiare verso Parigi. Altrettanto sicuro c’è anche l’imbarazzo internazionale per l’immagine dell’aereo PIA che sembra puntare contro la Torre Eiffel, rievocando la tragedia dell’11 settembre 2001, tanto che il premier del Pakistan, Shehbaz Sharif, ha ordinato un'indagine sulla vicenda, mentre il vice primo ministro Ishaq Dar ha criticato l'annuncio secondo quanto riportato da Geo News, e il ministro delle Finanze Ishaq Dar l'ha definito "una stupidità"

L’ira del web

Lo spot, pubblicato dalla Pakistan International Airlines la scorsa settimana per celebrare la ripresa dei voli per Parigi, sospesi da quattro anni per problemi di sicurezza, ha suscitato l’indignazione del web, e non solo. La campagna, che raffigura un aereo diretto sulla Torre Eiffel con lo slogan “Paris, We're cominq today” (“Parigi, oggi arriviamo”), è stata criticata per la somiglianza con gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York. Non a caso su X un utente ha domandato: "È una pubblicità o una minaccia?". "Il designer è Osama" scrive un utente sulla pagina Facebook della compagnia, riferendosi a Osama bin Laden, fondamentalista islamico fondatore di Al Qaeda. "E' un avvertimento? Dobbiamo avere paura", sottolinea un utente, mentre un altro ha chiesto alla compagnia di “licenziare il suo responsabile marketing”. Di fatto, da quando è stata pubblicata, l'immagine è stata visualizzata oltre 21 milioni di volte su X. 

Perché PIA non poteva volare in Europa: l’incidente 

Non è ancora chiaro se si sia trattato di una trovata pubblicitaria eccessiva o piuttosto di un  maldestro tentativo per accendere l’attenzione sulla ripresa dei voli dopo che l’autorizzazione all'accesso allo spazio aereo europeo e britannico era stata sospesa nel maggio 2020, un mese dopo che un Airbus della compagnia era precipitato nella città più grande del Paese, Karachi. L'incidente, in cui morirono 97 persone, fu causato da un errore umano da parte dei piloti e dei controllori del traffico aereo. Dopo l'incidente Islamabad ammise che circa 150 piloti avevano licenze false o le avevano ottenute imbrogliando agli esami. A novembre, l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea ha annunciato di aver revocato il divieto.

Voli ancora vietati in Usa e Gb

Per il momento la Francia è l'unica destinazione annunciata dal vettore, mentre sono ancora vietati i voli verso la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Considerata sovradimensionata e mal gestita, la Pia, che occupa 7.000 persone, è in difficoltà da anni, poiché i suoi fondi statali si sono prosciugati a causa del crollo del bilancio del Pakistan. Il Governo spera che la riapertura delle destinazioni europee migliorerà il potenziale d'acquisto della compagnia.