Martedì 25 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Caccia Nato decollano dalla Polonia mentre missili X-101 colpiscono l’Ucraina: alta tensione nei cieli

Nessuna violazione dello spazio aereo polacco, ma i jet si alzano in volo. Mosca ha lanciato sette missili e 213 droni, paura anche a Kiev

Roma, 25 febbraio 2025 – Alta tensione nei cieli europei. Aerei da guerra Nato questa mattina si sono alzati dalla Polonia in risposta a un “massiccio” attacco russo a lungo raggio che ha colpito, fra gli altri obiettivi, anche l’Ucraina occidentale, non lontano dallo spazio aereo presidiato dall’Alleanza Atlantica. Il Comando operativo delle Forze Armate polacche scriveva di essere pronto “a una risposta immediata”. La minaccia è quindi rientrata, con la fine dell’attacco russo.

Aerei da guerra Mig 29 polacchi in cielo, foto d'archivio
Aerei da guerra Mig 29 polacchi in cielo, foto d'archivio

I fatti

Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio, la Russia ha lanciato un attacco missilistico contro diverse regioni dell’Ucraina, in stato di allerta notturna dichiarata in tutto il paese. I numeri parlano da soli: 213 droni d’attacco e sette missili da crociera X-101 lanciati da bombardieri strategici Tu-95. Sarebbero questi gli armamenti russi utilizzati per colpire numerose regioni dell’Ucraina occidentale. Le esplosioni hanno colpito Poltava, Sumy, Kiev, Cherniguiv, Cherkasy, Kirovograd, Mykolaiv e Dnipro, ma si è rilevato un particolare accanimento su Zhytomyr, come confermato dal capo dell’amministrazione militare della città Vitaly Bunechko. L’aeronautica ucraina dichiara di aver abbattuto 133 droni e sei dei sette missili lanciati da Mosca.

Nella regione di Kiev, dove la popolazione si è precipitata nei rifugi sotterranei della metro, una donna di 44 anni è rimasta ferita, ma, per ora, non si contano morti. La Polonia, allertata dal dispiegamento delle forze russe vicino al confine, ha fatto decollare jet (secondo i media britannici, sotto l’egida della Nato) per monitorare la situazione e prevenire eventuali minacce. 

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I caccia Nato nei cieli della Polonia 

Il Comando Operativo delle Forze Armate polacche ha segnalato su X un’intensa attività aerea a lungo raggio vicino al proprio confine da parte della Federazione Russa. In risposta, l’aviazione militare è stata prontamente resa operativa nello spazio aereo polacco e sono stati attivati i sistemi di ricognizione radar, misure precauzionali volte a garantire la sicurezza nelle zone a rischio confinanti con l’Ucraina. Le operazioni, iniziate alle cinque del mattino (ore locali) sono state terminate verso le nove e mezza. “Desideriamo informarvi che l'attività dell'aviazione militare nello spazio aereo polacco è terminata a causa della cessazione dell'attività dell'aviazione a lungo raggio nella Federazione Russa”, scrive il profilo ufficiale delle Forze Armate su X, e specifica che i sistemi aerei sono tornati alle attività operative standard e che che non è stata osservata alcuna violazione dello spazio aereo polacco.