Venerdì 22 Novembre 2024
ANDREA MORLEO
Elezioni

Von der Leyen: "Italia? Se le cose vanno male, l'Europa ha gli strumenti"

Le parole della presidente irritano il centrodestra. Salvini: "Minacce squallide, chieda scusa o si dimetta"

Le parole di Ursula von Der Leyen infiammano l'ultimo giorno di campagna elettorale. A margine dell'Assemblea Generale dell'Onu la presidente della Commissione europea opta per la strategia di attesa del responso delle urne che domenica potrebbe portare al governo: "Vedremo quale sarà il risultato delle elezioni in Italia. Se le cose andranno in una situazione difficile, come in Polonia e Ungheria, abbiamo gli strumenti". I toni velatamente preoccupati dei vertici europei circa la possibilità che le elezioni portino in Italia un governo di ispirazione sovranista, proprio come è avvenuto dopo quanto accaduto in Svezia, non sono piaciuti al centrodestra che ha parlato di ingerenze e ricatti. Dal canto suo, la presidente Von der Leyen ha precisato anche che "noi lavoriamo con qualunque governo democratico sia disposto a lavorare con noi".

Le reazioni

Matteo Salvini (Lega): "Von der Leyen chiesa scusa o si dimetta", spiega il segretario della Lega. Si tratta di una squallida minaccia, un'invasione di campo non richiesta. La signora presidente della commissione Ue rappresenta tutti gli europei, tutti gli italiani, il suo stipendio è pagato da tutti noi". Mi è sembrata "una disgustosa e arrogante minaccia "se gli italiani voteranno per la Lega faremo delle sanzioni'". Poi il leader della Lega aggiunge: "Il gruppo parlamentare della Lega a Bruxelles presenterà una mozione di censura. Chiediamo rispetto, domenica votano gli italiani non i burocrati di Bruxelles, Berlino e Parigi. E se a Bruxelles qualcuno pensasse di tagliare i fondi del Pnrr allora c'e' da ripensare questa Europa a cui chiedo protezione non minacce".

Enrico Letta (Pd): "Non c'è nessun ricatto, il voto di domenica sarà libero. Gli italiani sceglieranno chi andrà al governo e chi all'opposizione". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a "Radio Anch'io", commentando i toni di preoccupazioni con cui i verti europei guardano alla elezioni di domenica in Italia. "Chi dà questi soldi - ha aggiunto Letta riferendosi ai fondi del Pnrr - ha legittime domande su come verranno spesi i soldi".

Antonio Tajani (Forza Italia): "Noi siamo europeisti, convinti. Lo siamo sempre stati. Abbiamo sempre dimostrato affidabilità e serietà. Quindi non ci sono problemi. Non possono esserci dubbi su chicchessia sulla serietà di un futuro governo di centrodestra - ha aggiunto Tajani -. Conoscono bene me chi siamo e non credo che debbano preoccuparsi nè a Bruxelles nè in nessuna altra parte del mondo.

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