Venerdì 15 Novembre 2024

Video Ruberti, le reazioni: "Le dimissioni non bastano". Cosa ha detto Letta

Il M5S vuole chiarimenti, altrimenti "porteremo la vicenda in Procura". E chiede una revisione dell'inceneritore. “Cosa nasconde la reazione violenta di Albino Ruberti?", domanda la Lega

Roma, 19 agosto 2022 – È già stato ribattezzato il “Ruberti gate”, il caso scoppiato oggi a Roma con la pubblicazione del video choc della lite che ha visto protagonista Albino Ruberti, fino a poche ore fa capo di gabinetto del sindaco Gualtieri. "Non bastano le dimissioni di Albino Ruberti. Chiediamo un’immediata revisione di tutti gli atti approvati dall'amministrazione Gualtieri fino a oggi, a partire dalla scelta sull'inceneritore. I cittadini di Roma hanno il diritto di sapere chi prendeva veramente le decisioni”. È la durissima posizione congiunta del Movimento 5 Stelle di Roma e la Lista Raggi Ecologia e Innovazione.

“Sarà depositata immediatamente un'interrogazione – continuano i pentastellati – per avere un chiarimento e, qualora non fossimo soddisfatti, porteremo la vicenda alla Procura affinché faccia chiarezza a beneficio di tutti i romani”. Nelle frasi del video, aggiungono, “c’è molto da scoprire”.

Sommario: 

Letta: “Dimissioni doverose”

Il terremoto sta facendo tremare i piani alti della politica Dem, il video è stato una bomba esplosa nel bel mezzo della campagna elettorale per le politiche del 25 settembre. Il primo a rompere il silenzio è il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta. E lo fa con poche parole, subito dopo la rinuncia alla candidatura nella lista Dem di Francesco De Angelis, ex assessore del Lazio e candidato alla Camera nel collegio di Roma, e le dimissioni presentate questa mattina da Ruberti. “Mi sembrano entrambe scelte giuste e doverose", sottolinea Letta.

Lista Calenda: "Frasi inaccettabili"

Parlano di “frasi inaccettabili pronunciate dal dimissionario Capo di Gabinetto del sindaco Gualtieri, Albino Ruberti” i consiglieri comunali della Lista Calenda. Lo sarebbero (inacettabili, ndr) per un comune cittadino, lo sono ancor di più per chi ricopre un delicato ruolo politico-amministrativo. Chiediamo subito chiarezza sull'episodio a tutela dei cittadini romani", concludono dalla Lista Calenda. Carlo Calenda, leader di Azione e candidato nello scorso ottobre a sindaco, parla con sarcasmo di “soave ambientino del Pd romano”.

Vicenda oscena”, apostrofa Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva. “Rispetto la decisione del Pd – continua Renzi – anzi, dico che hanno fatto bene a chiedere le dimissioni di Ruberti e a fare dimettere il candidato. Non strumentalizzo questa vicenda, anche se la trovo, come tutti, oscena". Ma non solo. "Penso che sia fondamentale spiegare che la politica non è così. In alcune zone del Lazio – osserva ancora il leader Iv – certi metodi sono ancora molto diffusi. È giusto che le persone coinvolte si ritirino, anche se mi piacerebbe che tutti facessero una riflessione sulle troppe cose che non funzionano".

"De Angelis a campo del consorzio industriale: si dimetta"

“Se il buongiorno si vede dal mattino, per Enrico Letta oggi butta malissimo. Le vicende che coinvolgono Ruberti e La Regina sono molto gravi e per loro la condanna deve essere unanime e senza se e senza ma. Ricordo, inoltre, che De Angelis è presidente del consorzio unico industriale della Regione Lazio e gestisce milioni di euro anche del Pnrr e alle parole di condanna del segretario Letta devono fare necessariamente seguito anche le immediate dimissioni da presidente del consorzio. Dopo quanto avvenuto, De Angelis non può restare un minuto in più al suo posto a gestire tranquillamente milioni di euro”, è il commento di Paolo Trancassini, deputato e coordinatore Lazio di Fratelli d'Italia.

Salvini: "Cosa ci aspetta a settembre?"

“Risse in strada e minacce di morte, candidati che insultano Israele, giovani Dem che sfregiano il memoriale del sisma in Emilia. Questa è la campagna del Pd: cosa ci aspetta a settembre?». È l'ultimo tweet di Matteo Salvini che aggiunge l'hashtag “Ruberti” alludendo ai casi del capo di gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e al candidato dem Raffaele La Regina, il 29enne finito nella bufera dopo che il Giornale ha pubblicato un articolo citando alcuni post su Facebook in cui La Regina ironizza sullo Stato d'Israele, mettendone in dubbio l'esistenza come nel caso degli alieni.

Vi sparo, vi ammazzo. Vi dovete inginocchiare", sono le frasi pronunciate nel video da Albino Ruberti, capo di gabinetto dimissionario, che stanno facendo scoppiare lo scandalo tra le fila dei Dem. “Cosa nasconde la reazione violenta di Albino Ruberti?, si chiede Simonetta Matone della Lega. “Non certo una lite calcistica su Roma e Lazio”, dice in riferimento alla presa di posizione di Ruberti in un’intervista rilasciata al Foglio. “Questa sinistra violenta e litigiosa – continua Matone – fa pensare a una organizzazione di potere non trasparente. Un Pd che litiga con tutti, fa e disfa alleanze e mette in circolazione odio e fake news sugli avversari di centrodestra. Ma con il caso Ruberti si è superato il limite”.

Stamattina hanno fatto un passo indietro sia Ruberti, che si è dimesso dal ruolo di dirigente del Comune di Roma con una lettera al sindaco Gualtieri, sia l’ex assessore regionale Francesco De Angelis, testimone della lite, che si ha ritirato la sua candidatura alla Camera per il collegio di Roma. “La pezza messa dal Pd con una semplice richiesta di dimissioni non è sufficiente. Occorre agire immediatamente contro i violenti. Sono minacce in piena regola e le dimissioni sono un atto dovuto. Gualtieri, Letta e tutto il Partito Democratico intervengano per farci sapere cosa c'è sotto", conclude Simonetta Matone, la candidata alle elezioni romane che, in caso di vittoria di Michetti, sarebbe stata vicesindaco della Capitale.