Cosa fare in caso di smarrimento della tessera elettorale?
La tessera elettorale è uno dei documenti necessari per votare alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Se la si perde, viene danneggiata o rubata è possibile ottenere un duplicato. Per averlo in caso di furto è necessario presentare anche la denuncia. La tessera elettorale, che reca la dicitura “Unione Europea – Repubblica Italiana” e un numero identificativo, viene rilasciata dal comune e firmata dal sindaco. Reca l'indicazione della sezione relativa alla lista elettorale in cui è iscritto il cittadino, ovvero dove deve recarsi a votare. La tessera deve essere sostituita anche se finisce lo spazio a disposizione per i timbri che si appongono per attestare la presenza ad ogni elezione.
La procedura
Il duplicato della tessera elettorale si richiede attraverso l'ufficio elettorale del proprio comune di residenza. È necessario avere con sé un documento d'identità valido. La richiesta si può effettuare anche tramite un familiare convivente munito di delega in carta semplice, di un documento suo e di uno originale del delegante. Per la richiesta di una nuova tessera a causa dell'esaurimento degli spazi è necessario esibire la vecchia, mentre la tessera che viene sostituita perché deteriorata deve essere restituita. Lo smarrimento consente la richiesta di un duplicato dopo la compilazione di un'autocertificazione prodotta dal sistema di gestione informatico delle tessere elettorali. Per la sottrazione di solito è consentito presentare denuncia direttamente allo sportello municipale.
Il rilascio
L'impiegato del comune rilascerà il duplicato dopo la compilazione e la firma di un atto di notorietà. In genere il rilascio avviene immediatamente nel caso di richieste di duplicati nei giorni del voto, mentre se si richiede il duplicato non nell'immediatezza di una tornata elettorale potrebbe essere necessario attendere qualche tempo. Il diretto interessato può delegare una persona terza. In caso di rilascio nei giorni delle elezioni è possibile che ci siano tante persone in coda per lo stesso motivo: in questo caso le procedure potrebbero essere rallentate.
L’atto sostitutivo
L'ammissione al voto può avvenire anche attraverso un attestato sostitutivo che però vale solo per la consultazione politica a cui si sta partecipando. L'attestato deve essere firmato dal sindaco e il presidente del seggio annoterà sull'attestato che l'elettore ha votato firmando poi il documento e aggiungendo il bollo del seggio.