Roma, 5 giugno 2024 – In vista delle elezioni europee 2024, ecco i programmi dei partiti politici italiani sui temi di difesa e migrazioni.
Difesa
C’è chi vorrebbe un esercito comune europeo entro dieci anni e chi, invece, propone di fermare l’invio di qualunque arma all’Ucraina. Il capitolo della difesa, mai come quest’anno, sarà decisivo nella scelta degli elettori.
- Alleanza Verdi Sinistra
Vogliono bloccare l’invio a Kiev di qualunque fornitura militare e facilitare le condizioni per imporre un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia.
- Azione
Unico partito chiaramente favorevole all’invio di armi all’Ucraina per colpire anche in territorio russo. Calenda e i suoi sono pronti alla creazione di un esercito comune europeo entro dieci anni.
- Forza Italia
Tajani non vuole che le armi italiane vengano usate da Kiev per colpire il suolo russo. Forza Italia vorrebbe nominare un Commissario per la Difesa e chiede un potenziamento dell’industria bellica.
- Fratelli d’Italia
Meloni vuole raggiungere una pace giusta in Ucraina. L’obiettivo a lungo termine è sviluppare una politica e un’industria bellica comuni, ma integrate con la Nato.
- Lega
Salvini non vuole arrivare alla creazione di un esercito comune, ma è favorevole a investimenti comuni per quanto riguarda la difesa. L’invio di armi all’Ucraina – che non devono colpire il territorio russo - potrebbe subire uno stop, se ci fosse il pericolo di un’escalation.
- Libertà
Le 19 componenti della maxi lista di De Luca sono fondamentalmente contrarie all’invio di nuove armi all’Ucraina.
- Movimento 5 Stelle
Conte ha sempre detto di voler fermare l’invio di armi all’Ucraina per perseguire immediatamente la pace, che dovrebbe essere raggiunta sotto l’egida dell’Onu.
- Pace Terra Dignità
Gli ucraini, secondo Santoro, non dovrebbero più ricevere armi dall’Europa, ma, allo stesso tempo, non dovrebbero smettere di combattere.
- Partito Democratico
Formalmente atlantista e favorevole al sostegno militare all’Ucraina (ma non all’uso di armi per colpire in territorio russo), il Pd ha candidato voci fuori dal coro, che vorrebbero lo stop all’invio di munizioni e chiedono di sciogliere la Nato (Tarquinio).
- Stati Uniti d’Europa
Favorevole alla creazione di un esercito europeo, vuole incrementare gli stanziamenti e le munizioni inviate a Kiev.
di LUCA BOLOGNINI
Migrazioni
Per quel che valgono i programmi, i migranti sono protagonisti in tutti. La maggioranza sostiene la continuità con l’azione del governo: accordi con i Paesi terzi, rafforzamento di Frontex, contrasto ai trafficanti e lotta alla clandestinità. La cosa più sorprendente è forse la sparizione del superamento della Convenzione di Dublino riguardo lo Stato di approdo competente per le domande di asilo. Lo chiedono invece le opposizioni, insieme a una missione Ue per i salvataggi e più fondi per l’accoglienza.
FdI sostiene che "deve essere l’Europa a decidere chi entra sul proprio territorio e non le organizzazioni criminali o attori esterni" come le Ong. Il modello sono gli accordi raggiunti con Tunisia, Libano ed Egitto per gestire in loco le domande di asilo. Previsto anche l’aumento dei rimpatri e il rafforzamento dei controlli alle frontiere. Sulla stessa lunghezza d’onda la Lega, che propone di rafforzare la difesa dei confini continuando a stringere accordi con i Paesi d’origine per fornire aiuti allo sviluppo condizionati al rispetto "di rigorosi impegni" contro l’immigrazione illegale. Quindi: centri di identificazione nei Paesi di transito e regole nazionali che consentano di sanzionare i trafficanti anche a scapito delle Ong. Per Forza Italia invece occorre una gestione dei flussi che coniughi "umanità, ordine e sicurezza": contrasto dei trafficanti, maggior controllo sulle procedure di asilo e un "meccanismo obbligatorio e rigoroso di ricollocamenti con condivisione di responsabilità, solidarietà e oneri" tra i Paesi Ue. Il Ppe, del resto, guarda ormai al contenimento delle migrazioni con sfumature sempre più vicine alla destra.
Il Pd contesta sia il sistema Dublino che i patti coi Paesi terzi per rimettere a loro la gestione dell’emergenza. I dem propongono una missione europea di soccorso, un sistema di corridoi umanitari legali, un Fondo europeo per l’accoglienza diffusa, la riforma della Bossi-Fini e lo ius soli.
Anche il M5s chiede il superamento di Dublino, suggerendo di istituire nei Paesi terzi delle task force delle agenzie umanitarie per verificare il riconoscimento dello status di rifugiato e la ricollocazione sul territorio europeo sulla base delle necessità dei richiedenti e le capacità di accoglienza dei paesi membri. Da Avs la proposta di superamento dell’approccio hotspot, la facilitazione della protezione per chi fugge guerre e persecuzioni e un meccanismo di condivisione delle domande di asilo. Semplificazione degli ingressi e meccanismi di redistribuzione Ue anche per Stati Uniti d’Europa e Azione.
di COSIMO ROSSI