Domenica 22 Dicembre 2024
LUCA RAVAGLIA
Elezioni

Quante preferenze si possono dare? E il voto disgiunto? Elezioni europee: cosa sapere per evitare di sbagliare

L’Italia è uno dei pochi Paesi a essere divisi in circoscrizioni con liste diverse per ciascuna di essa. Ma bisogna fare attenzione a come si vota perché si rischia che la scheda venga annullata

Roma, 5 giugno 2024 – Niente ‘soluzioni all’italiana’. In occasione delle elezioni europee che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno e dalle quali uscirà la nuova conformazione del Parlamento, composto da 705 rappresentanti (76 dei quali saranno italiani), le regole stabilite per l’assegnazione dei seggi non prevedono la possibilità da parte degli elettori di optare per il voto disgiunto. Non sarà dunque possibile barrare il simbolo di uno schieramento ed esprimere allo stesso tempo la propria preferenza per candidati di un’altra forza politica. Pena l’annullamento della scheda.

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No al voto disgiunto, sì alle preferenze

All’interno della cabina elettorale gli elettori avranno comunque la possibilità di far valere il loro pensiero andando oltre la sola croce sul simbolo che intenderanno premiare. Serve in ogni caso ricordare che anche solo barrare il riferimento della lista rende valido il voto: in questo caso verrà premiata soltanto la lista e non ci saranno quindi ‘abbinamenti automatici’ col capolista designato da ogni partito. Chi invece volesse sostenere specifiche candidature, può farlo, aggiungendo fino a tre preferenze che possono essere elencate negli appositi spazi tratteggiati e ricavati a fianco di ogni simbolo presente nella scheda elettorale. Si possono indicare fino a tre nomi e nel caso in cui si decida di scriverne almeno due, è essenziale che la scelta contenga almeno una donna e almeno un uomo. Se questo aspetto non venisse tenuto in considerazione, gli scrutatori valuteranno come valida soltanto la prima preferenza, annullando quelle che seguono.

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Le differenze con gli altri Paesi

Quasi tutti gli Stati membri dell’Unione Europea si presenteranno all’appuntamento elettorale caratterizzati da un’unica circoscrizione nazionale. Fanno eccezione soltanto l’Italia, il Belgio e la Polonia, il cui territorio è diviso in circoscrizioni. Nel nostro caso sono cinque: Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole. Ad ogni circoscrizione è stato assegnato un numero di seggi stabilito in base alla popolazione residente: entrando nel merito e tenendo buono l’ordine appena elencato, i seggi disponibili saranno rispettivamente 29, 15, 15, 18 e 8. Un’altra differenza con gli altri Stati, riguarda il fatto che all’estero le liste sono chiuse e per gli elettori che si recheranno alle urne non ci sarà dunque la possibilità di esprimere il voto di preferenza.