"Voterò per l'alleanza di centrosinistra. Sono molto critico con l'attuale sinistra, tuttavia alle elezioni si vota per quel che c'è. Bisogna valutare qual è il tema centrale di questo voto: se la destra deve andare oppure no al governo".
E' un Achille Occhetto in versione Indro Montanelli, nel senso che andrà a votare turandosi il naso, quello che alla Bolognina, nel luogo in cui l'ultimo segretario del Pci annunciò la celebre svolta nel 1989, affida le proprie riflessioni su voto ormai imminente. "In Italia si è sempre votato contro - ragiona Occhetto parlando al giornale online Tpi - per quarant'anni si è votato contro il pericolo comunista, e la destra vota contro la sinistra a prescindere dai programmi. Il voto contro può essere anche un voto per. In questo momento il tema fondamentale è spingere a votare gli incerti, gli astensionisti, la sinistra critica. A loro dico una cosa sola: votate per la coalizione. Qualsiasi partito della coalizione va bene. L'obiettivo è impedire il governo della destra".
Occhetto invita dunque a votare centrosinistra, senza entrare nel dettaglio: "Non dico per quale partito della coalizione voterò". E plaud eal lavoro di Enrico Letta. "Ha fatto di tutto per mettere in piedi un'alleanza sia con la parte destra che con quella sinistra del centrosinistra. Quando i Cinque stelle hanno rotto su un tema sensibile come quello della guerra, lui si è trovato spiazzato, si è trovato davanti al fatto compiuto".
Per quanto riguarda invece il governo Draghi, il giudizio è in chiaroscuro: "Ha svolto alcune funzioni positive di emergenza che nessun altro in quel momento avrebbe potuto affrontare. Quello che non ha funzionato, e che spero non capiti mai più, è l'alleanza fra destra e sinistra".