Venerdì 8 Novembre 2024
MARCO GALVANI
Elezioni

Campagna elettorale, Enrico Letta e 500 sindaci del Pd in piazza a Monza

La risposta del centrosinistra al contemporaneo raduno leghista a Pontida

L'arrivo di Enrico Letta

L'arrivo di Enrico Letta

Monza, 18 settembre 2022 - Sono centinaia i sindaci del centrosinistra che sono arrivati in piazza Roma, nel pieno centro di Monza per l'evento promosso dal Pd nell'ultima domenica di campagna elettorale dal titolo "I Comuni per l'Italia". Per il Partito Democratico ne sono attesi 500. Nello stesso giorno in cui la Lega si ritrova al tradizionale raduno nel pratone di Pontida nella città capoluogo della Brianza, considerato storico feudo berlusconiano, Enrico Letta chiuderà l'evento, dopo che avranno parlato dal palco venti sindaci da tutta Italia, tra cui quello di Milano, Beppe Sala, quello di Roma, Roberto Gualtieri, quello di Firenze, Dario Nardella per citarne solo alcuni. Nella piazza, già piena in attesa dell'arrivo del segretario del Pd, sventolano bandiere del partito oltre che quelle arcobaleno per chiedere l'approvazione del Ddl Zan. Enrico Letta arriverà in piazza con il bus elettrico con cui sta girando l'Italia per la campagna elettorale.

Enrico Letta

 "Pontida oggi è diventata provincia dell'Ungheria - ha detto Enrico Letta - Noi non vogliamo una Italia che si leghi a Orban e che strizzi l'occhio a Putin. Noi vogliamo un'Italia nel cuore dell'Europa,  che difenda le alleanze atlantiche. E lo facciamo da qui, da Monza che è una grande capitale europea. La città dove il centrodestra era sicuro di vincere al primo turno e invece abbiamo vinto noi. Perché la nostra forza sono i territori. E oggi parlare di territorio significa pensare alle Marche colpita dall'alluvione.  Per questo i soldi del Pnrr vanno spesi bene e presto senza ripensamenti né rinegoziazioni".

Beppe Sala

"Queste elezioni sono guardate da tutto il mondo - le parole del sindaco di Milano -  Attenzione, perché c'è chi vuole che l'Europa non fosse Europa. E non basta essere eletti democraticamente come Orbàn, devi compiere e governare con atti democratici". Beppe Sala cita anche Berlinguer: "Si va avanti e si agisce insieme ". Questa la strategia. Su tutti i temi. Dall'ambiente - perché "l'unica sfera di potere e potenza è il nostro pianeta" - ai giovani. "Crediamo nella cooperazione e la mettiamo in pratica. Il credo che dobbiamo avere è una sola: umanità.  Possiamo vincere, come perdere, ma non perdiamo la capacità di pensare che prima di tutto viene l'umanità che ci circonda".

Dario Nardella

"Questa è la piazza della riscossa. Quella dell'Italia democratica e progressista. Mentre a Pontida si fa il tifo per Putin, noi siamo per un'Europa più forte", ha ribadito  il sindaco di Firenze Dario Nardella nella Monza dove un paio di mesi fa il neo sindaco Paolo Pilotto ha "fatto l'impossibile. Questa non è una anti Pontida ma la dimostrazione  che c'è una buona amministrazione. L'Italia come Monza: domenica si può fare. Sono sindaco di una coalizione di 11 gruppi coraggiosi che sanno lavorare insieme. La nostra forza è saper leggere i bisogni della gente. Abbassando i toni e l'aggressività verso le persone".

Matteo Lepore

Il sindaco di Bologna è salito sul palco: "Dobbiamo tenere unito il Paese - il suo messaggio - puntando su casa e lavoro. che fanno la differenza tra la libertà di una persona e la schiavitù".

Giorgio Gori

"La sanità privata, quella sostenuta dal centrodestra, non funziona - così Giorgio Gori, sindaco di Bergamo - crea solo diseguaglianze. Noi vogliamo incrementare il fondo per la sanità pubblica fino al 7% del PIL per avere più medici, più infermieri, più formazione. Una sanità vicina ai cittadini".

Stefano Lo Russo

Paela di istruzione il sindaco torinese Stefano Lo Russo: "La scuola è uno dei luoghi in cui si gioca il nostro futuro e la nostra rinascita, il nostro sviluppo. E allora noi ci prendiamo il compito di far fare un passo in avanti al nostro Paese, portando avanti la battaglia, in ogni sede, dello ius scholae".

Antonio Decaro

"Nessuno avrebbe scommesso su Forrest Gump. Eppure lui riesce a compiere un'impresa straordinaria - usa metafore Antonio Decaro, primo cittadino di Bari e presidente Anci -. Ecco, questa dev'essere la metafora dei nostri ultimi giorni di campagna elettorale. La forza nelle gambe e il fiato ce li abbiamo per correre verso la vittoria. E poi, da subito, mettere in sicurezza il nostro Paese. Le vittime dell'alluvione nelle Marche devono avere risposte'.

La Lega

A Pontida, in contemporanea, va in scena il raduno della Lega sullo storico pratone che accolse negli anni '90 le prime manifestazioni dei lumbard guidati da Umberto Bossi. Una vita fa. Ora il leader è Matteo Salvini, arrivato in camicia blu con la fidanzata Francesca Verdini e salutato da una folla acclamante. 

Rari gli striscioni, tante bandiere 'Lega Salvini premier', distribuite all'ingresso, e quelle del Leone di San Marco, che segnalano la presenza dei veneti. Tra i gazebo, uno per ogni Regione, fila per acquistare i gadget. Salvini ha fatto il suo ingresso sotto il palco, offrendosi agli abbracci e ai selfie con i militanti che occupano le prime file del pratone ormai gremito.  Poi un breve saluto dal palco, per ringraziare i militanti arrivati: "Scusate il ritardo ma ci sono chilometri di fila... Su questo prato c'è voglia di libertà e di futuro". E ha poi introdotto il ricordo dei militanti scomparsi, con le foto e i nomi che scorrevano sui due maxischermo ai lati del palco: "Ricordiamo l'albero della vita, piantato tanto anni fa, per ricordare chi non cè più".