Roma, 27 agosto 2022 - Dato che il Pd, finora, le ha sbagliate quasi tutte (alleanze, candidature, gaffe), ora Enrico Letta prova a rimediare. Prima la campagna social. Grazie all’autoironia dell’anonimo copy che ha lanciato "stai con la pancetta o con il guanciale", ironizzando sulla – serissima – campagna di quei geni della comunicazione dem che, con i colori del Milan, hanno ideato il nuovo dualismo "rosso o nero" ("stai con Putin o la Ue?", ecc). La risposta di Letta ("guanciale tutta la vita") ha scatenato, per una volta, un’ironia comprensiva. Insomma, la campagna del “rosso o nero“ buca e questo, in effetti, per Letta è stato un bene.
Poi, un classico, in scena all’inaugurazione della Festa dell’Unità di Bologna. La presenza di Romano Prodi, beniamino e portafortuna: il solo che, contro le destre, ha vinto, e due volte. In più, ovviamente, inni e richiami al “nostro“ Ulivo. Gli altri slogan sono quelli che sono: "O scegliete noi o scegliete gli sfascia-conti". E via così.
Infine, i nuovi affondi, ovviamente tutti contro la Meloni. Ormai siamo a quelli che, nel Padrino, si chiamava "andare ai materassi". Scontro frontale. Ovviamente, la lingua batte dove il dente duole e, cioè, sulle (presunte) infiltrazioni russe in Italia. Il dubbio che il Cremlino abbia deciso di interferire sull’esito del voto irrompe ancora una volta. Durissimo lo scontro tra Letta, che accusa la Russia di "favorire la destra" e la Lega, che parla di "pura propaganda".
In più, le inchieste (giornalistiche) sulle (presunte) infiltrazioni russe finanche nella Nato (base di Napoli). Non pago, però, il segretario dem, intervistato dal quotidiano spagnolo El Periodico e dalla Cnn (questa di farsi intervistare dai giornali esteri, proprio come la Meloni, è ormai un’ossessione), attacca: "La Russia è entrata in campagna elettorale. C’è una forte ingerenza della Russia a favore della destra, perché sa che la nostra posizione continuerà a essere in linea con la posizione contraria a Putin".
A sera, la stessa Meloni replica così: "Considero vergognoso che Letta dica alla Cnn che l’Italia è perduta, se vince il centrodestra. Gente che pur di governare è disposta a camminare e a farlo sulle macerie. Questo mi dà molto fastidio. Io ho fatto un’intervista a Fox news, ma non ho certo parlato male della mia Nazione...". Inoltre, la Meloni spiega, al colto e all’inclita, che "se vincerà il centrodestra e ci sarà l’affermazione di FdI non ho ragione di credere che Mattarella assumerà una scelta diversa" dall’indicarmi come premier.
Infine, anche sui temi economici, Letta va all’attacco. Intanto, chiede (a Draghi) un decreto legge che raddoppi il credito d’imposta: "Serve a evitare a molte aziende di chiudere". Ma, soprattutto, irride ogni esponente di centrodestra. Berlusconi ("lo batteremo per la terza volta"), Giulio Tremonti ("ma chi te l’ha fatto fare a rimetterti in pista?"), Matteo Salvini ("vuole fare dell’Italia l’Ungheria") e, ovviamente, la Meloni. "O di qua o di là" è la nuova strategia di Letta. Gli italiani ora scelgano: pancetta o guanciale?