Roma, 8 ottobre 2022 - Cgil in piazza a un anno dall'assalto squadrista alla sede nazionale di Corso Italia. Il corteo, partito da piazza della Repubblica, si è snodato per le strade del centro storico di Roma per poi giungere in piazza del Popolo. "Non siamo qui contro qualcuno ma perché venga ascoltato il lavoro", ha detto il segretario generale Maurizio Landini nel corso del suo intervento, spiegando che l'obiettivo è "riformare il Paese per rimettere al centro il lavoro, i diritti e la giustizia sociale". "Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando - ha aggiunto il leader sindacale -. Abbiamo già pagato pesantemente in questi anni, sia per quelli che dicevano di essere di destra che di sinistra e poi facevano le stesse politiche. Bisogna trovare tutti insieme le soluzioni. In questi anni i governi e le opposizioni non hanno ascoltato le lavoratrici e i lavoratori, con scelte che sono andate nella direzione opposta. La condizione è peggiorata".
Numerosi gli esponenti politici dell'area progressisita che hanno partecipato alla manifestazine. Tra gli altri, il leader del M5s Giuseppe Conte, quello di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e Andrea Orlando, esponente Pd e ministro del Lavoro. E non è mancato nemmeno un botta e risposta (poi chiarito) con la premier in pectore Giorgia Meloni, che oggi ha incontrato gli alleati del centrodestra ad Arcore.
Sommario:
- Le 10 proposte
- Scambio Meloni-Landini
- La precisazione di FdI
- Costituzione
- Costi energia ed extraprofitti
- Flat tax bocciata
- Guerra in Ucraina
- Iran
Le 10 proposte
'Italia, Europa, ascoltate il lavoro': il tema dell'inziativa di oggi che ha l'obiettivo di rimettere l'occupazione al centro dell'agenda del Paese. La Cgil chiede all'Italia e all'Europa di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale. Al prossimo Governo rilancerà le sue dieci proposte. Tra i punti del decalogo l`aumento di stipendi e pensioni; l'introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del Fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l'autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili.
Scambio Meloni-Landini
La manifestazione è stata attaccata via Facebook dalla premier in pectore Giorgia Meloni che ha scritto: "Stiamo vivendo un paradosso in cui la sinistra - attualmente al Governo - scende in piazza contro “'e politiche del Governo Meloni' non ancora formato. Comprendo la voglia di protestare dopo anni di Esecutivi inconcludenti che ci hanno condotto nell'attuale disastrosa situazione, ma il nostro obiettivo sarà restituire futuro, visione e grandezza all’Italia. A breve volteremo finalmente pagina". A stretto giro la replica di Landini, direttamente dal corteo: "Noi i governi li abbiamo sempre giudicati per ciò che fanno e lo faremo anche nei suoi confronti: non ho nessun atteggiamento pregiudiziale".
La precisazione di FdI
Poco dopo, è arrivata una precisazione dell'ufficio stampa di Fratelli d'Italia. "Si precisa che non c'è alcuna relazione tra il post pubblicato questa mattina su Facebook da Giorgia Meloni e la manifestazione della Cgil di oggi a Roma - si legge nella nota - che a quanto risulta non è stata organizzata per protestare contro Meloni. Il post dele presidente di Fdi si riferisce, infatti, alle manifestazioni organizzate nei giorni scorsi in varie città italiane, in cui tra le altre cose sono state bruciate in piazza delle immagini di Meloni".
Costituzione
Al termine del corteso, Maurizio Landini ha preso la parola sul palco di piazza del Popolo. "Noi la Costituzione l'abbiamo difesa sia con Berlusconi che con Renzi e non abbiamo cambiato idea: la Costituzione nasce dalla lotta e dalla Resistenza ma non è né di destra né di sinistra. E' antifascista e democratica e si fonda sulla libertà. Chi non ha fatto ancora il proprio mestiere sono quelli che siedono in Parlamento perché abbiamo chiesto una cosa molto precisa. Abbiamo chiesto un anno fa che si applicasse la Costituzione: tutte le forze che si richiamano al fascismo devono essere sciolte. Chi siede in Parlamento non ha fatto il suo dovere".
Costi energia ed extraprofitti
In materia economica, Landini ha detto che "l'aumento dei costi dell'energia mette a rischio anche la vita delle imprese. Non possiamo aspettare i prossimi mesi, è da aprile che diciamo di discutere del piano dell'energia. L'abbiamo ripetuto a luglio e ci dicevano di stare tranquilli. Bisogna battersi in Europa e non è facile, non è il momento dei sovranismi nazionale, è il momento di portare avanti politiche europee". Secondo il segretario della Cgil, "il sistema di Amsterdam va sospeso, perché favorisce la speculazione, ma abbiamo bisogno anche di prendere decisioni in Italia: vanno redistribuiti gli extraprofitti. Questo non risolve tutti i problemi, ma permette di affrontare la situazione. Va trovato il sistema per continuare a pagare come negli anni precedenti, il sovrappiù va pagato da un fondo nazionale con gli extraprofitti, anche di altri settori".
Flat tax bocciata
Il segretario della Cgil è intervenuto anche in materia fiscale. "Non è la flat tax quello di cui abbiamo bisogno, serve una riforma fiscale vera, bisogna ridurre il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e pensionati a partire dai redditi più bassi e rafforzare la lotta all'evasione", ha detto Landini, secondo cui è necessario "creare lavoro a partire da una lotta senza quartiere alla precarieta' che ha raggiunto livelli senza precedenti".
Guerra in Ucraina
Spazio anche al contesto internazionale, con la guerra in Ucraina e le proteste in Iran. "Non possiamo accettare che si parli della possibilità di una guerra nucleare. Noi non possiamo aspettare di vedere se la guerra nucleare ci sarà o no. Siamo di fronte al rischio che venga messa in discussione l'esistenza del genere umano. Non possiamo stare a guardare, non possiamo stare fermi. Il 20, 21 e 22 di ottobre invitiamo a scendere nelle piazze per chiedere il cessate il fuoco e che si apra il negoziato. Dobbiamo accogliere l'appello di Papa Francesco, dobbiamo diventare tutti costruttori di pace".
Iran
Sulla situazione iraniana, Landini ha detto: "Questa violenza che sta colpendo le donne iraniane ci dice due cose molto precise: da un lato, i diritti non sono mai acquisiti per sempre e dall'altro, la loro lotta non è semplicemente la lotta per la difesa della libertà delle donne, del loro corpo ma una lotta che chiede a tutti noi di sostenerla, perché vuole dire cambiare il modello culturale, economico e sociale che sta dietro a quella cultura della violenza".