Enrico Letta a Monza
"Io paragono questo voto alla Brexit. E' la nostra Brexit". A una settimana dall'apertura delle urne, Enrico Letta alza il tono del confronto. "C'è un bivio - spiega il segretario del Pd - una specie di referendum. E' come in Gran Bretagna con la Brexit, è una scelta binaria, secca".
Secondo Letta la posta in palio alla elezioni de prossimo 25 settembre è alta, troppo alta per permettersi di trascurare il voto. "La scelta è tra noi e Meloni. Ci sono due idee di Paese diverse su tutto. Abbiamfo di fronte una destra che, non ho paura di dire, staccherebbe l'Italia dal resto dell'Europa". Probabilmente in maniera irreversibile. "Tanta gente con la Brexit non andò a votare perché non pensava che fosse un referendum vero - ragiona il leader Dem - ho conosciuto studenti britannici che non hanno votato al referendum Brexit perché si pensava non fosse determinante, doveva essere consultivo. Tanti, dopo, hanno detto che si poteva tornare indietro. No. In democrazia quando si vota, quel voto conta. Il voto del 25 settembre è un voto che deciderà il futuro dell'Italia. Rischiamo di non considerare la sacralità del voto, pensiamo che sia come un like. Ma il voto non si toglie come un like sotto a un post. Se l'Italia prende una direzione, diversa del treno di Kiev, dall'Europa a cui credo io, con Italia, Francia e Germania insieme, poi non si cambia binario, il futuro del nostro Paese sarebbe segnato".
Letta chiama quindi a raccolta militanti ed elettori: "Sto facendo una campagna all'attacco. Sono convinto che debba essere condotta così e voglio continuare fino all'ultimo giorno utile. Bisogna essere giustamente aggressivi nei confronti della destra ma voglio anche che i candidati del Partito democratico raccontino la nostra idea d'Italia, quella del lavoro, delle diversita. Il Pd contrasterà democraticamente la destra e lo farà in maniera totale e completa".