Roma, 24 agosto 2022 - Dopo un’estate caldissima, ci aspetta un autunno rovente sul fronte dell’inflazione. Con bollette dell’energia e prezzi che viaggeranno a quote stellari mentre il potere di acquisto continuerà a ridursi vistosamente. Il risultato è che circa due milioni di italiani rischiano di non avere le risorse necessarie non solo per riscaldarsi ma anche per mangiare. Ma che cosa intendono fare i partiti per contrastare il carovita? Ecco le ricette contenute nei programmi elettorali.
CENTRODESTRA
La coalizione messa insieme da Berlusconi, Meloni e Salvini punta, in primo luogo, a frenare l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità con una riduzione dell’Iva e l’ampliamento della platea di prodotti con aliquote ridotte. Stessa ricetta anche per i prodotti energetici, con una riduzione transitoria dell’Iva al 5% sul gas per usi civili o industriali. Sempre con l’obiettivo di ridurre i costi di produzione, il centrodestra propone un credito di imposta sulle spese sostenute dalle cosiddette imprese energivore per l’acquisto di energia elettrica e gas oltre a contributi straordinari per gli enti locali al fine di garantire la continuità dei servizi domestici. Inoltre, per le famiglie o le imprese in difficoltà a pagare le bollette, si propone una rateizzazione degli importi con una garanzia pubblica. Ma non basta. Si punta anche a difendere il potere di acquisto aumentando i salari. Come? Attraverso la riduzione del cuneo fiscale di 10 punti per 10 anni, il rinnovo dei contratti scaduti e la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività.
CENTROSINISTRA
La coalizione guidata dal Pd punta soprattutto ad abbassare le bollette dell’energia con l’istituzione di un contratto di "luce sociale" che dovrebbe garantire alle famiglie con redditi medio bassi forniture energetiche a prezzi calmierati. In particolare, fino a un massimo di 1350 kwh/anno (pari al 50% del consumo medio) l’energia sarà a costo zero e per la parte restante ci saranno prezzi calmierati. Ieri Letta ha proposto che per 12 mesi i prezzi siano amministrati in Italia e che ci sia un tetto alle bollette del gas e dell’energia. Per quanto riguarda il potere di acquisto, l’idea del centrosinistra è di aumentare gli stipendi netti fino a una mensilità in più con l’introduzione progressiva di una franchigia da 1000 euro sui contributi Inps a carico dei lavori dipendenti e assimilati. Per difendere il potere di acquisto anche l’introduzione del salario minimo contrattuale sul modello tedesco.
MOVIMENTO CINQUE STELLE
Anche il partito guidato da Conte intende giocare la carta della riduzione del cuneo fiscale, "per ridurre più incisivamente la differenza fra il costo del lavoratore per l’impresa e il netto percepito in busta paga". Inol tre anche i grillini si battono per l’introduzione del salario minimo: 9 euro l’ora. Nel programma si parla poi di una revisione del sistema di formazione del prezzo del gas, che dovrebbe essere sganciato dal mercato olandese Ttf, caratterizzato da forti fenomeni speculativi. Si prevede anche l’ampliamento della platea di famiglie beneficiarie del bonus su luce e gas e un taglio netto dell’Iva sui generi di prima necessità.
TERZO POLO
Per contrastare il caro-bollette, Azione e Italia Viva vogliono prima di tutto ridurre la dipendenza dal gas russo con la realizzazione dei due maxi-impianti di rigassificazione galleggianti e accelerando il potenziamento o la riattivazione di impianti già esistenti. Il Terzo Polo propone anche un tetto nazionale al prezzo del gas e, nel medio termine, il ricorso al nucleare. Per difendere il potere di acquisto, anche in questo caso si propone il salario minimo e la detassazione dei premi di produttività.
Cos'è la flat tax in parole semplici: pro e contro
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