Bologna, 3 giugno 2024 - “Ringrazio la cittadinanza di Bologna per l’affetto che sta dimostrando in questa battaglia”. Roberto Salis, serio in volto, presenta nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio la candidatura della figlia Ilaria alle Europee con Alleanza Verdi Sinistra, insieme con la vicesindaca Emily Clancy.
“Come sta Ilaria? Meglio, ora per fortuna possiamo chiamarla anche noi, da quando è ai domiciliari: prima la comunicazione era solo unidirezionale - ragione Salis -. Sta iniziando a scrivere, a capire cosa sia successo in questi 16 mesi di detenzione. In carcere ha avuto la possibilità solo di ascoltare il telegiornale ungherese, la propaganda di Orban insomma, e quindi ad esempio non sapeva nemmeno delle rivolte nei campus americani per la Palestina”.
E allora sorge spontanea anche la domanda su come abbia reagito Ilaria Salis al caso della bandiera palestinese appesa al palazzo comunale: “È sempre stata vicina alla situazione della Palestina con il suo attivismo e ha delle idee ben precise e determinate, ma vorrei che fosse lei a esprimerle”.
Per Roberto, però, il dialogo con il governo italiano al momento è molto risicato: “Proprio questa mattina mi ha chiamato la Farnesina, volevano sapere se il mio numero per comunicare con loro fosse ancora attivo. Ecco a cosa si è ridotta la nostra comunicazione…”.
“Abbiamo già invitato Ilaria a partecipare a un evento a Bologna appena sarà possibile - aggiunge Clancy -. Abbiamo dato ampio spazio alla sua storia che ormai va oltre i fatti e quanto avvenuto: c’è un ritorno inquietante dei fascismi in tutta Europa, lo abbiamo visto anche con questa condizioni di detenzione disumane. Bologna è una città che fonda la sua natura nella pace e nella liberazione transnazionale e la risposta della cittadinanza a questa causa è stata molto calorosa”.