Domenica 1 Settembre 2024

Il palco di Conte. La campagna si fa a teatro

Il leader 5 Stelle prosegue il suo tour, ieri a Firenze. Uno show dalla guerra alla sanità. "Governo codardo".

Il palco di Conte. La campagna si fa a teatro

Il palco di Conte. La campagna si fa a teatro

Prima che Giuseppe Conte entri in sala, le immagini dell’Ucraina e di Gaza rase al suolo e devastate dalla guerra si susseguono sul maxischermo del Teatro Niccolini. Bombe, morti, carri armati che avanzano, palazzi che esplodono, bimbi affamati: storie di vita tragiche che toccano molto chi assiste attonito a quei massacri. Terminato il cortometraggio, ecco finalmente il “presidente” palesarsi in abito blu, senza cravatta, con una cartellina in mano e con piglio da showman navigato. Parte l’ovazione ma anche qualche polemica: "Ci sono tante persone fuori che non riescono a entrare", urla qualcuno. E lui, guardandosi attorno: "Questo luogo è bellissimo come lo siete voi". Una donna, in platea, insiste: "Questo teatro è troppo piccolo per te… ".

Conte sorride compiaciuto per poi dare il via al suo soliloquio, mentre in video scorrono titoli di giornali e servizi dei principali tg. Al Niccolini sono in centinaia, il teatro è pieno: tanti giovani ma anche persone attempate, insieme ai candidati al Consiglio comunale di Firenze e ai cinque Quartieri. E lui, l’ex premier, galvanizzato dalll’accoglienza, va subito all’attacco del governo Meloni su politica estera, tagli alla sanità, fondi del Pnrr, patto di stabilità. Ma ne ha anche per “il cognato d’Italia”, il ministro Francesco Lollobrigida, al quale i pentastellati riservano fischi e svariati “buuuu”. "Riconoscere la Palestina e immediato cessate il fuoco – dice ai suoi prendendo un impegno –. Bisogna essere costruttori di pace, nessun invio di armi, impegno sulla massima trasparenza. Questo faranno i nostri parlamentari europei nei prossimi anni".

La platea è calda, partecipa al dibattito, interrompe continuamente Conte con applausi e fischi rivolti a “Giorgia” che si fa baciare in fronte dal presidente Usa Biden, che dice che abbasserà il costo della benzina, che si definisce una donna del popolo. "La differenza tra noi e loro è che noi non facciamo chiacchiere loro invece non vogliono il bene dell’Italia", continua Giuseppe Conte. E se verso la fine della serata tributa un omaggio al compianto David Sassoli, ci sono solo stillettate per Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Carlo Calenda. L’ex premier vola alto, su Firenze solo qualche accenno senza citare il mancato accordo con il centrosinistra che sembrava cosa fatta e che invece è morto dopo settimane di trattative, incontri e confronti romani.

Antonio Passanese