Roma, 15 ottobre 2022 - Eletti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana presidenti delle Camere si attende solo l'elezione dei capigruppo parlamentari prevista per martedì e, molto probabilmente, a metà della prossima settimana il Presidente della Repubblica potrà convocare le consultazioni per l'indicazione del nuovo presidente del Consiglio e la formazione del nuovo governo. Ma ecco tutti i passaggi istituzionali e di prassi comunque necessari per trasformare le percentuali di voto in un governo in carica.
Le consultazioni
Una volta eletti i presidenti di Camera e Senato, il presidente della repubblica di prassi convoca le consultazioni. la data cerchiata di rosso in questo caso è il giovedì 20 ottobre, giorno che tutti indicano come il più probabile per l'apertura delle porte dello studio alla Vetrata, luogo nel quale Sergio Mattarella riceve le delegazioni dei partiti.
Chi sale al Quirinale
Sempre per prassi salgono al Quirinale gli ex presidenti della Repubblica (in questo caso ci potrebbe essere una telefonata con il presidente emerito Giorgio Napolitano), i due presidenti appena eletti e i rappresentanti dei partiti presenti in Parlamento. Solitamente vengono sentiti i capigruppo a cui normalmente si uniscono i leader dei partiti. Le coalizioni possono presentarsi in un'unica delegazione o divisi per partito. Come si comporterà Forza Italia: salirà insieme agli alleati del centrodestra o da sola? La scelta dirà molto sul termometro della maggioranza.
Il candidato
Alla luce del risultato delle elezioni e visto il numero esiguo di gruppi parlamentari, in questa occasione le consultazioni potrebbero durare un giorno e mezzo al massimo. Dunque tra il 21 sera e il 22 Giorgia Meloni potrebbe ricevere l'incarico di formare il governo. Sempre in quelle ore Mario Draghi (nella foto il giuramento con tanto di mascherina), premier ancora in carica per gli affari correnti, dovrebbe atterrare a Roma di ritorno dal suo ultimo Consiglio europeo a Bruxelles. Curiosità statistica: la formazione piu' lunga di un governo tocca il record di 88 giorni, per la nascita del governo Conte 1.
L'incarico
Una volta che il presidente della Repubblica conferisce l'incarico al presidente del Consiglio, questi solitamente accetta con riserva e conduce sue 'consultazioni' con i partiti disposti a sostenere il suo esecutivo. Si comincia a formare un programma e a stilare una lista di ministri. Davanti a un risultato netto di solito in uno o due giorni anche queste 'consultazioni' si concludono.
Scioglimento della riserva
Se le consultazioni del premier incaricato hanno esito positivo, questi torna al Quirinale, scioglie la riserva e viene nominato presidente del Consiglio. All'uscita dallo studio alla Vetrata, dove ha appena parlato con il Capo dello Stato, il neo presidente del Consiglio legge la lista dei ministri.
Giuramento
Il giorno dopo o anche poche ore dopo lo scioglimento della riserva - il record sono le quattro ore impiegate per allestire il giuramento del governo Gentiloni (nella foto il premier con la squadra al completo), il presidente del Consiglio e i ministri giurano al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica. Se non sorgeranno intoppi politici, il governo potrebbe dunque giurare già negli ultimi giorni di ottobre.
Cerimonia della campanella
Sceso dal colle del Quirinale, il premier va a palazzo Chigi, sede del governo, dove è accolto dal premier uscente. Al primo piano, nel salone delle Galere, il premier uscente consegna al nuovo la campanella, il cui trillo dà inizio alla riunione del Consiglio dei ministri. Quella tra Enrico Letta e Matteo Renzi (nella foto) nel 2014 passerà alla storia come la più fredda di sempre. Come non era stata nemmeno quella tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi, nel 2006 e, poi a parti invertite, nel 2008.
Prima riunione del consiglio dei ministri
Il premier uscente lascia palazzo Chigi e il nuovo presidente del Consiglio riunisce per la prima volta il Consiglio dei ministri durante il quale si nomina il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Segretario del Consiglio e si assegnano le deleghe ai ministri senza portafoglio. Il governo è ufficialmente in carica e può cominciare a varare decreti legge e disegni di legge, gli strumenti principali della sua attività.
Fiducia al governo
Una volta giurato il premier si prende uno o due giorni per scrivere il discorso programmatico con cui si presenterà alle Camere (questa volta si dovrebbe cominciare da Montecitorio) per chiedere la fiducia, entro dieci giorni dall'incarico. Con i nuovi numeri dei parlamentari saranno ora necessari almeno 201 sì alla Camera e 104 al Senato.