Roma, 10 giugno 2024 – Nel risiko delle elezioni europee 2024 c’è chi ha drenato consensi e chi è stato ‘depredato’. I flussi di voto fotografano un ottimo risultato per FdI che ha risucchiato preferenze a Lega e Forza Italia. Anche il Pd ha incrementato il proprio bagaglio di preferenze sottraendo voti a M5s (quella del partito di Conte è stata una vera e propria emorragia di voti, ndr) e Azione-Iv. Sorpresa per Alleanza Verdi-Sinistra che hanno pescato dalle file del Pd e dal M5S. Azione e Stati Uniti d’Europa corsa al ‘saccheggio’ incompiuta. Ecco il quadro partito per partito.
Sommario
FdI drena voti
Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni deve la sua vittoria anche ad un ampio bacino di voti provenienti dalle file della Lega e di Forza Italia. Con un balzo ha superato il 26% delle politiche nel 2022 ed è saltata al 28% con un elettorato così composto: il 68% è un elettorato che ha confermato il voto per FdI, il 16% proviene dal centrodestra (8% Lega e 8% FI), mentre il residuo 16% proviene da altre aree politiche (7% nel 2022 votava altre liste, il 9% si era astenuto). FdI insieme a Avs e Pd hanno migliorato le loro posizioni ovunque, attraendo elettori di varie provenienze (fonte Istituto Cattaneo).
Il ricco bottino del Pd
Il Pd incrementa il bagaglio di voti sottraendo consensi a M5s e Azione-IV. Se alle politiche del 2022 aveva ottenuto un 19%, il partito dei dem supera le aspettative e raggiunge il 24,1% con un elettorato composto per il 64% dallo stesso elettorato Pd, un 5% di provenienza AVS, una fetta considerevole, il 31%, proviene invece da altre aree politiche (il 9% nel 2022 votava M5S, il 5% votava Azione-IV, il 6% votava altre liste, mentre l’11% si era astenuto).
Emorragia M5S
Emorragia per il M5s. Il partito guidato da Giuseppe Conte è quello che ha sofferto maggiormente l'astensionismo (soprattutto al sud, come riporta l’Istituto Cattaneo). Meno della metà degli elettori del M5S delle politiche 2022, infatti, conferma la scelta, oltre un terzo è rimasto a casa. Se i pentastellati nel 2022 avevano raggiunto un 15,4% attualmente raggiungono solo un 10% così composto: il 40% ha confermato il voto delle scorse politiche, il 13% ha votato un partito di centrosinistra, il 6% ha votato un partito di centrodestra, il 41% ha votato un altro partito o non ha votato (6% ha votato altri partiti come Pace Terra Dignità, Libertà, il 35% si è astenuto.
Forza Italia e il ricambio di voti
Consistente ricambio di voti per la formazione di Antonio Tajani: oltre allo scambio con gli altri partiti del centrodestra incamera consensi anche da Azione-IV, dall’astensione e da varie altre liste. È al Sud inoltre che Fi ha registrato buona parte dei suoi (piccoli) progressi.
Alle politiche del 2022 Forza Italia aveva ottenuto un 9%, alle europee balza al 9,6% di cui il 50% ha confermato il voto per Forza Italia - Noi Moderati, il 23% dell'elettorato proviene dal centrodestra (19% votava Fratelli d'Italia e il 4% votava Lega), mentre il 27% proviene da altre aree politiche (il 6% votava Azione-IV, l'8% votava altre liste, il 13% nel 2022 si era astenuto).
Lega cede quasi un punto a FdI
La Lega di Matteo Salvini cede quasi un punto a Fratelli d'Italia ma recupera da astensione e liste minori. Al Sud la Lega registra buona parte dei suoi (piccoli) progressi. La composizione elettorale del Carroccio vede un 58% di elettori che confermano il voto per la Lega, il 21% proviene dal centrodestra (17% votava Fratelli d'Italia e il 4% votava Forza Italia), il 21% proviene da altre aree politiche (11% votava altre liste e il 10% si era astenuto).
Sorpresa Alleanza Verdi-Sinistra
Sorpresa per Alleanza Verdi-Sinistra che vede un consenso aggiuntivo arrivare principalmente dalle file del Pd e dal M5S, ma anche da Unione Popolare. Se alle politiche del 2022 aveva raggiunto la modesta cifra del 3,6%, alle attuali europee ha raggiunto un risultato pari al 6,7%, di cui: il 44% vede una conferma, il 24% dell'elettorato proviene dai dem, il 32% proviene da altre aree politiche, il 13% votava M5S, il 7% votava Unione Popolare, mentre il 12% si era astenuto.
Azione e Stati Uniti d’Europa: la corsa incompiuta
Infine, tra chi aveva votato Azione-IV alle politiche il flusso su Stati Uniti d'Europa risulta leggermente maggiore rispetto a quello su Azione, ma oltre la metà ha fatto altre scelte. Anche tra gli elettori di +Europa gran parte non ha seguito il partito. Alle politiche del 2022, dove Renzi e Calenda correvano insieme, l'area aveva ottenuto un 7,8%, il voto di ieri invece ha visto un 3,8% per Stati Uniti d'Europa (lista composta da Italia Viva e +Europa e altri), mentre Azione si ferma a 3,3%, mancando così la soglia per entrare nell’Europarlamento.