Con lo svolgersi delle elezioni anticipate, il Paese vivrà un problema ancora poco attenzionato: la difficoltà di presentazione delle liste di nuovi o piccoli partiti. La normativa infatti prevede che alle elezioni di settembre possano competere alle elezioni politiche in entrambe le Camere, partiti o liste che raccolgano almeno 36.750 firme per la Camera e 19.500 per il Senato e con stringenti requisiti sui collegi. Tuttavia, molte liste o partiti saranno esonerati da questo obbligo. La norma prevede l’esenzione della raccolta firme per le liste o partiti che abbiano costituito un gruppo in almeno una camera prima del 31 dicembre 2021, oppure che alle ultime elezioni abbiano ottenuto almeno un seggio, o che abbiano contribuito all’attribuzione di seggi per i propri alleati in una coalizione avendo più dell’1% (anche se meno del 3%). Negli anni questi requisiti sono stati allentati, proprio per permettere la competizione e partecipazione democratica anche dei partiti più piccoli (se presenti in Parlamento). Per tutti gli altri, invece, resta la difficile strada delle firme, in un contesto di pandemia, di mesi estivi e di tempi non ordinari, rispetto ai tradizionali canoni delle elezioni. La mancanza di accessibilità alla competizione democratica può rappresentare un problema per il nostro Paese. Le barriere di accesso verranno imposte a partiti che contano rappresentanti negli enti locali (ad esempio Volt Italia) o partiti e liste che vorrebbero presentarsi, come lista per la Democrazia di Marco Cappato. “Solleviamo una questione di metodo e offriamo una soluzione", racconta al Giorno Lorenzo Mineo, coordinatore dell’iniziativa italiana del movimento Eumans che si batte per i diritti civili in Europa ed è tra i promotori della Lista per la Democrazia di Marco Cappato. “Noi chiediamo che sia possibile raccogliere le firme con SPID. L’idea di una lista per la democrazia nasce dal fatto che è necessario attraverso il digitale, così come lo è stato per i referendum, superare gli ostacoli e le discriminazioni che ci sono rispetto all’accesso alla democrazia per tutti". Con le difficoltà legate alla presentazione e raccolta delle firme, le elezioni del 25 settembre rischiano di diventare riservate a chi è in Parlamento. Sottoscrivere con SPID permetterebbe di avvicinare i cittadini alla politica, riducendo potenzialmente astensione e potrebbe rappresentare un modo per garantire partecipazione più ampia ai processi politici del Paese. Più partecipazione politica può aumentare il senso di accountability dei candidati e degli elettori. Gli strumenti tecnologici per poterlo fare sembrano esserci, ma sarà necessaria la volontà politica.
ElezioniElezioni politiche 2022: obbligo di firme e partiti a rischio. La soluzione è lo Spid