Giovedì 21 Novembre 2024

Fac-simile scheda ballottaggio, simulazioni di voto valido. L’errore da non fare

Secondo turno delle elezioni comunali 2024: si sceglie tra i due candidati sindaco più votati. Istruzioni per non rischiare di invalidare la preferenza

Roma, 22 giugno 2024 – Nuova chiamata alle urne per gli elettori dei Comuni al ballottaggio. Nelle città che non hanno eletto il sindaco al primo turno due settimane fa, l’appuntamento con il voto decisivo è il 23 e 34 giugno (dalle 7 alle 23 di domenica 23 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 giugno). I cittadini dovranno scegliere tra due candidati in lizza. Sono quelli che al primo turno hanno preso più voti degli altri ma che comunque non sono riusciti a superare il 50% delle preferenze. 

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Com’è fatta la scheda elettorale 

Sulla scheda di colore blu gli elettori troveranno due riquadri, uno per candidato/a sindaco/a. In alto il nome e cognome del candidato, sotto i simboli delle liste che lo sostengono. Il numero dei simboli varia a da candidato a candidato. Per votare il cittadino userà la matita copiativa che gli sarà consegnata al seggio dagli scrutatori: dovrà tracciare un segno (meglio una croce per non dare adito a interpretazioni fuorvianti), sul candidato prescelto. 

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Simulazione di voto valido

Qualcuno si chiederà dove fare la croce per non sbagliare. Ci sono varie opzioni ammesse. L’elettore può barrare l’intero rettangolo che raccoglie il nome del candidato e i simboli dei partiti che lo sostengono. 

Come votare al ballottaggio: un esempio di scheda valida
Come votare al ballottaggio: un esempio di scheda valida

Sarà valida anche la scheda in cui la croce viene fatta solo su nome e cognome del candidato. 

Come votare al ballottaggio: un esempio di voto valido
Come votare al ballottaggio: un esempio di voto valido

E’ possibile infine votare barrando solamente una delle liste che sostengono il candidato sindaco scelto. Nel mondo indicato dal grafico qui sotto. 

Come votare al ballottaggio: un esempio di voto valido
Come votare al ballottaggio: un esempio di voto valido

Quando la scheda è nulla

Attenzione invece: non è consentito il voto disgiunto. Non si può cioè fare una croce sul simbolo di una lista che sostiene un candidato sindaco e una sul nome dell’altro candidato. Pena l’annullamento della scheda stessa. In altre parole, il voto deve essere inequivocabile, per l’uno o l’altro candidato. Aut aut. L’intenzione di voto deve essere chiara.

In caso di scheda nulla il voto viene considerato non espresso. In altre parole non peserà sul risultato finale dell’elezione, né in un senso, né in un altro. 

Come si vota al ballottaggio: il voto disgiunto non è consentito
Come si vota al ballottaggio: il voto disgiunto non è consentito

Cosa succede se sbaglio a votare? 

Nel caso l’elettore si accorga nella cabina elettorale di aver sbagliato a votare, sia che tema l’annullamento della scheda, o addirittura, l’assegnazione del proprio voto al candidato ‘rivale’ rispetto a quello prescelto  –  i lapsus possono succedere per la fretta o l’emozione, soprattutto ai più anziani, o al contrario, ai non esperti –  può richiedere una seconda scheda (la prima sarà cestinata). Il cittadino che si sarà accorto del proprio errore in tempo (prima di inserire la scheda nella scatola), dovrà rivolgersi tempestivamente al presidente di seggio, l’unico che può accordare una nuova scheda e annullare la precedente. Importante: non provate a correggere o cancellare il segno sulla scheda, la matita è indelebile e l’unico risultato che otterrete è di rendere il vostro voto nullo. 

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