Roma, 11 giugno 2024 – “Il risultato è che avremo una Europa più debole. Specialmente se Marine Le Pen, come è probabile, vincerà le politiche, si unirà con Orbàn e altri leader anti-europei, bloccherà l’allargamento a Est e creerà una profonda spaccatura nel Consiglio europeo. Anche un eccellente presidente del Consiglio europeo come potrebbe essere Mario Draghi non ovvierebbe a una spaccatura simile. E questo farebbe il gioco dei nemici dell’Ue".
Così il professor Yves Mény, che ha insegnato in diverse università e grandi école francesi (Rennes, Paris II, Sciences Po Paris) ed estere e ha appena pubblicato per il Mulino Le vie della democrazia.
Professor Mény, sull’Europa spira un vento di destra?
"La destra ha visto aumentare i consensi, sebbene questo non metta ancora in dubbio la maggioranza che governa la Ue. La pressione dei partiti anti europeisti o di destra sarà più forte e non potranno più essere emarginati nel Parlamento europeo. L’atmosfera generale cambierà molto".
Von der Leyen ha detto che lavora a una coalizione con S&D e Renew in primis ma poi «porte aperte agli altri»: questo significa che la “maggioranza Ursula” potrebbe allargarsi?
"L’ipotesi più probabile è che la maggioranza resti quella attuale, anche se è possibile che si aggiungano i Verdi, che però probabilmente avranno delle pretese troppo alte rispetto al loro peso numerico".
Come vede la possibilità di un allargamento della maggioranza all’Ecr, vista anche la sintonia tra von der Leyen e Meloni?
"Sulla carta è possibile, nel clima politico odierno mi pare difficile, i voti che si guadagnerebbero a destra si perderebbero a sinistra. Sarebbe una manovra molto delicata".
È possibile la “maggioranza Ursula”, senza Ursula?
"Una settimana fa avrei detto che forse i capi di governo non avrebbero scelto von der Leyen, visti i malumori sia con Scholz che con Macron. Ma dato che sia l’uno che l’altro sono in una situazione difficile, le sue carte si sono rafforzate".
Era inevitabile la decisione di Macron di sciogliere l’Assemblea nazionale e andare a nuove elezioni?
"No, assolutamente no. Probabilmente è una decisione sbagliata e, visto che il vento soffia forte nelle vele di Le Pen, potrebbe anche regalarle la maggioranza assoluta. Francamente non vedo come Macron potrebbe vincere le elezioni. Si va verso una complicata coabitazione tra un presidente interventista e un partito che non ha mai governato. Non una soluzione ideale, diciamo".