Martedì 12 Novembre 2024
ELENA G. POLIDORI
Elezioni

Europee, l’orgoglio di Tajani: "Noi forza tranquilla. L’obiettivo è il centro"

A un anno dalla morte di Berlusconi si gode il risultato e nega il duello col Carroccio: “Abbiamo scalato la montagna, ora lavoriamo per allargare la maggioranza”

Roma, 11 giugno 2024 – "Ci davano per morti e sepolti", commentava l’altra notte, un ilare Maurizio Gasparri, pronto a chiedere conto ai "portatori di sventura" di un risultato che forse neppure i maggiorenti del partito si attendevano davvero. Forza Italia, invece, c’è. Ha raggiunto una cifra di pochissimo sotto il 10%, ha superato la Lega e ora punta dritta la prora verso "il 20% alle politiche". Senza se e senza ma, Antonio Tajani lancia la sfida, che significa anche raccogliere quei voti in uscita da un Terzo Polo frantumato dagli egocentrismi contrapposti dei due leader e che gli azzurri, invece, puntano a raccogliere sotto l’ombrello di un centro riformista che ora manca all’appello ma potrebbe ritrovarsi nell’eredità politica del fondatore, Silvio Berlusconi.

Antonio Tajani, segretario FI
Antonio Tajani, segretario FI

"Abbiamo costruito in questi mesi un risultato straordinario – ha detto ieri Tajani –. Arrivare alle cifre che abbiamo raggiunto non è stato affatto facile. Ma noi eravamo convinti che il risultato fosse alla nostra portata, il risultato che ci vuole protagonisti nello spazio che va da Meloni a Schlein". Ecco, quindi, il progetto politico della sua "rivoluzione tranquilla"; "Dobbiamo creare una grande dimora rassicurante per gli italiani, abbiamo messo le fondamenta, il centro di gravità permanente della politica italiana". Tajani non vuole cercare consensi tra alleati, né risistemare i conti nel centrodestra, "non siamo cresciuti a danno della Lega". Ma è chiaro che qualcosa con il Carroccio succederà, anche solo, semplicemente perché in Europa "apparteniamo a famiglie diverse". "Siamo la terza forza politica in Italia, non ci sarà alcun problema per la tenuta della maggioranza, massima lealtà con Meloni che ho sentito stamani, mi sono congratulato per il suo risultato, e lei lo ha fatto con me".

Nessuna resa dei conti, dunque, ma anzi un risultato elettorale che allarga i consensi del governo, "il nostro compito non era togliere i consensi agli alleati, ma allargare i confini del centrodestra e lo abbiamo fatto", ma in Europa i giochi saranno diversi e distanti da quelli di Salvini. "Il Partito popolare è il primo partito nel Parlamento europeo, gli elettori hanno capito che il nostro era un voto utile", ha sottolineato ancora Tajani.

"Abbiamo voluto lavorare come se dovessimo scalare una montagna: ogni passo era un passo su un terreno solido. C’è stato un cambiamento del nostro Dna, abbiamo avuto tanti elettori giovani, come visto a Napoli. Abbiamo avuto in tutta Italia un grande risultato, in Sicilia siamo il primo partito, ma Forza Italia non è né un taxi né un albergo a ore, se qualcuno vuole impegnarsi valuteremo, non ho pregiudizi" aggiunge, poi, a proposito di eventuali rientri in Forza Italia. "Deve essere chiaro che devono essere ritorni politici, non offriamo niente a nessuno". Ma l’Opa verso l’ex Terzo Polo è lanciata.