Roma - "Il risultato di ieri da un punto di vista politico èqualcosa che ha dello straordinario. Il problema è che ci siamo fermati a un 2,95%. Una sorta di errore statistico: lo 0,05% sono poco più di 10mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia di schede nulle. Per questo chiederemo un riconteggio dei voti".
Lo ha dichiarato Benedetto Della Vedova, segretario nazionale di +Europa eletto all'uninominale alla Camera col centrosinistra, in occasione della conferenza stampa organizzata nella sede romana del partito. "Mancano circa 15mila voti al raggiungimento del quorum - spiega - e bisogna tener conto che ci sono 5-600mila schede nulle. Non so se ci sia statisticamente un quorum non raggiutno per lo 0,05%, penso sia un inedito". La richiesta di riconteggio è "necessaria e dovuta", aggiunge Emma Bonino, in videocollegamento durante la conferenza stampa del partito dopo la notte elettorale. La soglia di sbarramento per l'ingresso in Parlamento dei partiti in coalizione, come +Europa che correva appunto col centrosinistra, è infatti fissata dalla legge elettorale al 3% (al 5% per quelli che si presentavano in solitaria).
Per quanto riguarda invece l'analisi politica delle elezioni, +Europa riconosce "pienamente la vittoria del centrodestra, senza alcuna illusione di moderazione da parte di Salvini e Meloni", dice Della Vedova. "Non ci aspettiamo niente di diverso da quello che hanno propagandato in questi anni - commenta Della Vedova - sull'Europa, sulle alleanze privilegiate. E non ci aspettiamo nulla di positivo sui diritti".