Eugenia Roccella, l'ex radicale e femminista diventata paladina dei conservatori più intransigenti. E' a lei che Giorgia Meloni ha affidato il ministero della Famiglia. Una scelta destinata a fare discutere.
Eugenia, 68 anni, è figlia di Franco Roccella, uno dei fondatori del Partito radicale, e della pittrice femminista Wanda Raheli. In giovane età si fa contagiare dall’ambiente familiare, diventando a soli 18 anni una della leader del Movimento di liberazione della donna. Conduce battaglie per il diritto all’aborto e le parti opportunità, nel 1979 si candida alla Camera per i Radicali. Radicali che abbandona polemicamente negli anni Ottanta, rinnegandone i valori e ritirandosi a vita privata per quasi vent’anni.
Laureata in Lettere moderne, diventa giornalista professionista nel 2000 e da giornalista ritorna sulla scena pubblica, su posizioni diametralmente opposte rispetto a quelle sostenute in gioventù. Si occupa principalmente di bioetica, conducendo battaglie contro la pillola abortiva, la procreazione assistita e il fine vita, nel 2007 è co-portavoce del Family Day insieme a Savino Pezzotta.
Torna anche alla politica attiva, venendo eletta alla Camera col Pdl nel 2008 e arrivando a ricoprire i ruoli di sottosegretario al Welfare e alla Salute. Negli anni Dieci del Duemila milita in vari partiti centristi, dal Nuovo centrodestra di Angelino Alfano al movimento Identità e Azione di Gaetano Quagliarella. Alle scorse elezioni è stata invece candidata nelle liste di Fratelli d’Italia.
Oltre alle sue idee anti-abortiste, negli ultimi anni hanno fatto discutere anche alcune prese di posizione sulla comunità Lgbt e sull’omofobia.