Domenica 22 Dicembre 2024
ROBERTO GIARDINA
Elezioni

La Germania va a destra: flop del cancelliere Scholz e dei socialdemocratici. L’AfD è il secondo partito

Forte avanzata degli estremisti. Pesante débacle per l’intera coalizione di governo. Vince la Cdu/Csu, che dovrebbe esprimere il prossimo premier Friedrich Merz

Berlino, 10 giugno 2024 – Il voto per l’Europa è una sconfitta per i partiti al governo a Berlino. La Germania va a destra. I socialdemocratici di Olaf Scholz, i verdi e i liberali, insieme giungono appena al 30 per cento. Scholz ha personalizzato la campagna, il suo volto appariva su tutti i manifesti, ma l’Spd scende al 14 per cento, superata dall’AfD, il partito dell’estrema destra con il 16,2 per cento. Ed è una disfatta per i Verdi, che perdono otto punti, e piombano all’11,9 per cento. A vincere è la Cdu/Csu con quasi il trenta. Il prossimo cancelliere dovrebbe essere Friedrich Merz, che è giudicato un ultra conservatore. Per lui Frau Merkel era troppo di sinistra.

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L´Spd perde un punto rispetto al 2019, un calo contenuto, ma il confronto viene fatto con le elezioni nazionali del 2021, e i cristianodemocratici e i socialdemocratici erano quasi alla pari, intorno al 26 per cento. Scholz prevalse per un soffio. Rispetto a tre anni fa ha perduto dodici punti. I liberali rimangono costanti con il 5, ma per l’Europa non vale lo sbarramento del 5 per cento. Quando si tornerà a votare in Germania, nel settembre del 2025, il piccolo Fdp rischia di non entrare al Bundestag. Il leader Christian Lindner, ministro delle Finanze, da liberale non vuole andare in rosso, e ha tagliato i fondi a tutti i ministeri, tranne che alla Difesa. Ma la Germania ha bisogno di centinaia di miliardi per rifare ferrovie, autostrade, per la sanità e per la scuola.

L’AfD sale di 5 punti percentuali e festeggia il secondo posto, ma fino a qualche mese fa le previsioni lo davano al 22 per cento. Una vittoria con qualche rimpianto. L’ascesa degli estremisti è stata fermata dalla discesa in campo di Sahra Wagenknecht, la moglie di Oskar Lafontaine, che ha lasciato la Linke, che stava per espellarla accusandola di condividere le idee dell’Afd. Il suo partito, il Bsw, fondato appena a gennaio, ha raggiunto il 5,7 per cento, voti portati via all’AfD e alla Linke, che giunge a un misero 2,8 per cento. Sahra, che era chiamata ‘die Rote’, la rossa, è contraria a dare armi all´Ucraina, senza porre la condizione di trattare la pace con Putin. Ed è contro l’immigrazione incontrollata, che con la guerra e l’inflazione è stata uno dei temi della campagna. Giungono mille profughi al giorno, costano miliardi, e secondo i sondaggi provocano il risentimento degli elettori che votano per l’AfD. "Un risultato grandioso" commenta Frau Sahra. Il segretario generale dell’Spd, Kevin Kuhner, ammette: "È una sconfitta pesante".

I verdi al governo sono stati un disastro, tutti i ministri vengono bocciati, da Annalena Baernock agli Esteri, a Robert Habeck all’Economia. I tedeschi si preoccupano per il clima, ma pensano prima ai posti di lavoro. Hanno votato per la prima volta in cinque milioni, di cui un milione di minorenni, ma tra i giovani i voti per l’AfD sono aumentati del 30 per cento, i Verdi hanno perso il 22. Ha votato il 64 per cento dei 65 milioni di elettori, contro il 61,4 di cinque anni fa.