Roma, 10 giugno 2024 – Solo il 49,6% circa degli aventi diritto si è recato a votare in Italia per le elezioni europee: circa il 5% in meno rispetto alla tornata di cinque anni fa. Un dato – quello dell’astensionismo – che aumenta mano a mano che si scende verso il Meridione: se nelle circoscrizioni Italia Nord-Occidentale e Italia Nord-Orientale l’affluenza è stata abbondantemente sopra il 50%, nell’Italia Meridionale e Italia Insulare il dato scende sotto al 45%.
Tra le regioni più ligie al dovere elettorale figurano l’Umbria, la Toscana, il Piemonte e l’Emilia-Romagna. Maglia nera invece per Sardegna e Sicilia.
Eppure, non è una sorpresa. Già dal dato delle 23 di sabato si evinceva un importante astensionismo: aveva votato solo il 14,63% degli elettori. Si conferma il trend che vede l’affluenza alle europee scendere a ogni tornata, con l’unica eccezione delle elezioni del 2019, che hanno visto un aumento dell’8,36% rispetto a quelle del 2014.
E l’astensionismo diventa, al pari dei risultati elettorali, una lente di analisi per quanto accaduto alle urne e nei mesi precedenti. In collegamento con la trasmissione ‘Porta a porta’, la pentastellata Mariolina Castellone punta il dito contro il governo: “Si prefigura un Sud che ha deciso di non partecipare a queste elezioni, una domanda me la farei”. Dello stesso parere anche la senatrice Pd Beatrice Lorenzin: “L’astensionismo è un dato di cui bisogna tenere conto: io credo che la luna di miele di Meloni sia finita”.
Diversi i dati delle elezioni amministrative, che vedono gli italiani al voto salire al 62,69% degli aventi diritto. Persino in Sardegna, fanalino di coda per le europee, l’affluenza per le comunali è stata vicina al 60%. Il dato sale ancora di più nel Lazio, in Umbria e in Emilia-Romagna.