Martedì 16 Luglio 2024
SIMONE ARMINIO
Destinazione Europa

Destinazione Europa, Salvini: "Il piano casa? Una delle nostre priorità per battere la burocrazia"

Il vicepremier: “Riguarda solo quello che c’è all’interno delle quattro mura degli italiani. Manderemo a Bruxelles una squadra tosta che conosce davvero i dossier"

Roma, 22 maggio 2024 – Intanto una certezza: "Alle Europee io non mi candido", dice Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

La candidatura

"Ma ho fatto l’europarlamentare per diversi anni – ragiona – e so perfettamente quali sono le cose importanti da fare a Strasburgo e Bruxelles. Abbiamo chiaro in testa cosa fare dopo il 10 giugno, e i candidati della Lega che gli elettori sceglieranno andranno davvero al Parlamento europeo. Non abbiamo candidato gente che poi dice: no, faccio altro, vado altrove".

“Faccio il ministro”

È per questo che lui, spiega, non sarà della partita: "Faccio il ministro dei trasporti. Ho strade, autostrade, ferrovie, ponti, dighe, aeroporti su cui lavorare". Ma in Europa "manderemo una squadra tosta e soprattutto esperta: in questo momento occorre conoscere i dossier che poi dal Parlamento Ue entrano nelle case e nei negozi degli italiani".

Il Piano casa

E a proposito di case, impossibile non parlare del ’piano casa’, il progetto della Lega in questi giorni al centro dell’attività del Consiglio dei ministri. "Una norma che non riguarda edifici costruiti abusivamente sui fiumi, in montagna, in spiaggia, le piscine, le ville...". Salvini insiste molto sul punto, perché è questo malinteso, spiega, il fulcro delle polemiche di questi giorni. "Ma noi parliamo di quello che c’è dentro alle quattro mura degli italiani, e che li sta facendo letteralmente impazzire di burocrazia". Ormai ha gli esempi in punta di lingua: "Una finestra spostata di 20 centimetri, un soppalco, una veranda, perfino una tenda da sole! Ci sono contenziosi lunghi anni, partiti da una cameretta per i bambini ottenuta dal nonno con una parete in cartongesso, tagliando un pezzo di soggiorno. Per questi motivi migliaia di pratiche stanno intasando gli uffici comunali da anni".

I candidati in Piazza Duomo

Questi e altri temi saranno presentati in piazza il 6 giugno da tutti i candidati in piazza Duomo a Milano. "Sì, tutti, Roberto Vannacci compreso". Il generale e il capitano si sono capiti subito, spiega Salvini. "Ancora oggi ci offendono, ci minacciano, ci impediscono anche fisicamente di parlare, come è capitato in Toscana. Ma penso che tutti abbiano diritto di parlare, è il motivo per cui l’estate scorsa ho deciso di conoscere Vannacci, a cui volevano vietare di esprimere le proprie idee in un libro".

"L’Europa che vogliamo”

Lui, Claudio Borghi, Susanna Ceccardi. Tutti insieme a Strasburgo, assicura il leader della Lega, lavoreranno a un’Europa diversa. Quale? "Io penso che i padri fondatori dell’Europa, De Gasperi e tutti gli altri, pensassero all’Europa come una garanzia di pace, benessere e lavoro, non certo all’Europa che gli italiani stanno vivendo in questi mesi. Con le norme agricole che ha fatto scendere in piazza i trattori in tutta Europa, perché l’Ue voleva pagare i contadini con i fondi comunitari per non fargli coltivare una parte dei loro campi. Un’Europa che si occupa degli imballaggi, perché le confezioni dove uno va a comprare l’insalata o il pomodoro o le fragole sono inquinanti e quindi bisogna mettere fuori in mercato questi prodotti, anche se le aziende italiane del packaging italiane che sono fra le più riciclone e sostenibili. Un’Europa che impone l’auto elettrica cinese... Perché io ricordo che se non riusciamo a cambiare la norma, come la Lega si impegna a fare nei prossimi anni, dal 2035 nessuno potrà più comprare auto diesel e benzina, solo auto elettriche. Ma peccato che vengano prodotte in Cina dove bruciano il carbone per farci inquinare di meno in Italia...". Un’Europa lontana dalla realtà per Salvini, e che dal 10 giugno, giura, cambieremo.