"Ora Letta chieda scusa e con lui anche tutti gli altri. Grazie al M5s e a quelli che Letta ha chiamato "piccoli calcoli elettoralì oggi è stata trovata una soluzione sul Superbonus 110 per 40mila imprese edilizie, lavoratori e famiglie che erano stati dimenticati da tutti". Così Giuseppe Conte in un tweet. La risposta del Pd non si è fatta attendere ed è affidata a Simona Malpezzi: "E' Conte che deve chiedere scusa al Parlamento e al Paese per avere fatto ritardare l'approvazione di un provvedimento importante per le imprese e le famiglie". A due settimane dal voto i partiti si contendono i meriti sul via libera in Senato all'emendamento contenuto del Decreto Aiuti bis accende la campagna elettorale e ognuno dice la sua.
Proroga Smartworking fino a 31 dicembre: chi ne ha diritto
Contro Salvini
Nel mirino di Conte anche Matteo Salvini. "Avevamo tutti contro, ma adesso scopriamo che finalmente anche gli altri hanno capito in ritardo che il problema esiste. Quelle della Lega, che si intesta la soluzione, sono dichiarazioni ridicole, è ridicolo tutto questo. È il teatrino della campagna elettorale".
Contro Draghi
Il leader Cinque Stelle non risparmia nemmeno Mario Draghi. "Sul Superbonus c'è stato un atteggiamento incomprensibile da parte di questo governo. A un certo punto si è dato un dato falso, gonfiato sulle truffe, che non hanno mai superato il tre per cento del valore complessivo. C'è stata una presa di distanza pubblica da parte del presidente del Consiglio incomprensibile. Si voleva deliberatamente boicottare questa misura".
Risposta Lega
Pronta la replica del segretario della Lega, Matteo Salvini: "Il Presidente Conte non è nemmeno parlamentare e quindi è comprensibile perda qualche passaggio: la norma che ha salvato il superbonus, grazie a una mediazione accettata dai partiti, è frutto della proposta avanzata dal sottosegretario al Mef Federico Freni. C'è chi è esperto di imprese e di lavoro (la Lega) e chi lo è di Dpcm e banchi a rotelle (il Movimento 5 Stelle)".
Impegno Civico
"Sono molto irritata nei confronti dei colleghi che hanno ignorato il lavoro di mesi del Parlamento e l'interlocuzione con il governo, hanno ignorato il lavoro di importanti commissioni come quella sulle banche che ha interloquito con banche e imprenditori per sanare questo problema e per fare da filtro rispetto al governo ed elaborare il testo che oggi vede la luce. Il tema della responsabilità solidale era un tema importante che rischiava di bloccare le procedure e far saltare molte imprese, oggi la situazione si è sbloccata grazie al lavoro, e non grazie alle chiacchiere di chi va a raggranellare voti a destra e a manca. Chi dice che ci siamo svegliati oggi evidentemente si è svegliato lui, o lei, oggi". Così Carla Ruocco, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario e deputata di Impegno Civico.