Giovedì 21 Novembre 2024

Chiara Ferragni, appello al voto: "Il 25 settembre fate sentire la vostra voce"

L'influencer condivide su Instagram il post di una pagina "antifascista" e "antirazzista", sostenitrice delle battaglie Lgbt+. "Combattete l'apatia"

Chiara Ferragni

Chiara Ferragni

"Fate sentire la vostra voce il 25 settembre".E' l'accorato appello di Chiara Ferragni, influencer da oltre 27 milioni e mezzo di follower, nel rilanciare in una story su Instagram un lungo post pubblicato sulla pagina Instagram 'apriteilcervello', che si definisce antifascista, antirazzista e sostenitrice del mondo Lgbt+.

Una pagina politicamente schierata, insomma, e infatti praticamente tutti i sono attacchi ai leader della destra, Matteo Salvini ma soprattutto Giorgia Meloni. Chiara Ferragni ne ha condiviso uno, all'apparenza il più 'neutro', perché non contiene riferimenti diretti ad alcun esponente politico, ma in realtà molto dettagliato e schierato nelle diverse tematiche affrontate. Una scelta in linea con la svolta politica di Chiara Ferragni, ormai da qualche tempo protagonista - col marito Fedez - del dibattito pubblico sui grandi temi d'attualità, senza sottrarsi a prese di posizione decise. 

"Quele del 25 settembre per milioni e milioni di italiani saranno delle normali elezioni - si legge nel post - saranno le solite che porteranno alla formazione dell'ennesimo "governo ladro e corrotto" tanto odiato e ormai entrato nella visione dell'opinione pubblica. Per tantissime altre persone le elezioni saranno invece una carneficina, con la nascita (stando alle previsioni attuali) del governo più a destra della storia repubblicana. Penso ai neri italiani o residenti in Italia, che subiranno la portata dell'odio per i toni accesissimi e brutali sul tema immigrazione; penso ai tanti bambini e giovani che vivono in Italia da sempre ma non hanno la cittadinanza, in uno Stato che continuerà a considerarli cittadini di serie B; penso alle persone Lgbt+ che vedranno sparire per i prossimi cinque anni le speranze di essere tutelate; penso alle donne libere e consapevoli di quanto sia importante decidere sul proprio corpo. Penso a chi di loro è consapevole che la coalizione data per vincente dai sondaggi è la stessa è la stessa che poche settimane fa, al Parlamento europeo, ha votato contro la risoluzione di condanna dell'abolizione del diritto all'aborto negli Stati Uniti e contro il riconoscimento dell'aborto come diritto fondamentale in Europa. Penso a tutte le persone che vorrebbero essere libere fino alla fine, che vedranno stroncare senza appello la speranza di avere una legge sull'eutanasia. Penso a noi, milioni di persone che subiremo tutto questo. Penso a noi giovani che ci troveremo a convivere con chi governa con bigottismo e discriminazione, che per l'ennesima volta saremo delusi e penseremo che anche ideologicamente, l'Italia non è un paese per giovani".

"Da un lato c'è questo - prosegue il post - dall'altro l'apatia totale di milioni di italiani che, non andando a votare, contribuiranno indirettamente a tutto questo. L'apatia e l'indifferenza di chi sta fermo a vedere che ai vicini, alle figlie o agli amici vengano tolti o negati diritti, mi fa paura. Per quanto l'esito del 25 settembre sembri già scritto, va ricordato che oltre il 40% degli italiani non sa chi votare e potrebbe astenersi. Parliamo di circa 18 milioni di italiani, non di extraterrestri. Sono i nostri genitori, nonni, amici, gente talmente delusa e demotivata che potrebbe decidere di non far valere il proprio diritto di voto. Ecco, è a loro che bisogna parlare, e spiegare che le elezioni non sono quelle che porteranno alla formazione di un nuovo "governo corrotto". L'attivismo e la sensibilizzazione non sono sacrosanti solo quando fatti sui social a una grande platea, lo sono sempre. Parlate con loro, sconfiggete la loro apatia perché è possibile. Ognuno di noi nel nostro piccolo può sensibilizzare. Se ogni persone che segue questa pagina convincesse una sola persona a votare e a non astenersi, avremmo 700mila votanti in più. Spesso ricevo messaggi in cui mi viene chiesto come fare attivismo. La mia strada è quella dei social ma non è l'unica giusta e l'unica esistente. Attivismo è anche argomentare e discutere al pranzo di famiglia, se sai cosa è giusto e cosa lede la dignità di altre persone. Attivismo è correre il rischio di esser accusati di noia quando si vuole far arrivare messaggi e far capire quanto sia importante un qualcosa "

"Mai come oggi - conclude il post - c'è bisogno di questo attivismo. La gente che non vota difficilmente segue pagine politiche o di attivismo sui social. Non posso raggiungere queste persone, ma potete farlo voi: ognuno di noi ha questa gente in casa, in comitiva o tra le conoscenze. Voi potete raggiungere queste persone. Il vostro attivismo è importante, la vostra voce è essenziale. Combattete l'apatia".