Martedì 12 Novembre 2024

Opposizione, tutti contro tutti. Letta: "Provocazioni e attacchi insopportabili"

Il segretario dem attacca il Terzo polo e anche i Cinque stelle. Calenda: "Tra noi e Conte il Pd ha scelto Conte"

Il segretario dem Enrico Letta (Ansa)

Il segretario dem Enrico Letta (Ansa)

Se la maggioranza ha ricomposto le fratture, dopo lo scontro Berlusconi-Meloni, lo stesso non si può dire dell'opposizione che, stando ai presupposti, difficilmente riuscirà a fare fronte comune in Parlamento. 

Enrico Letta, segretario del Pd, lo dice senza troppi giri di parole. "Lo stato di salute delle opposizioni sconta la continuazione del clima elettorale, quando chi stava attorno a noi ha esercitato una continua e progressiva attenzione critica nei nostri confronti -  ha detto all'assemblea del gruppo Pd del Senato -. Queste prime settimane di legislatura sono partite nello stesso modo, soprattutto da parte di Calenda e Renzi, con provocazioni e attacchi insopportabili. Sembra che il campo dell'opposizione si debba ridurre a cosa dicono loro di noi. E' una cosa francamente insostenibile e non ho mai visto nella mia vita politica una situazione così incomprensibile, che rende l'immagine di un'opposizione dove ognuno è per conto suo. Lo stesso problema - ha aggiunto - riguarda anche il M5S, anche se con forme comportamentali diverse". 

Una lettura che, ovviamente, non vede d'accordo Carlo Calenda, in particolare per quest'ultimo passaggio sui grillini. "Si è rinsaldato il legame che si era rotto tra Pd e M5s, me lo aspettavo", ha commentato il leader di Azione parlando al Tg1 Mattina. "Chi se ne improta delle vicepresidenze - ha detto - non condizionano più di tanto. Il segnale è politico, Pd e 5stelle si mettono d'accordo per prendere tutte le cariche dell'opposizione. Il Pd ha scelto, la discussione era Conte o Calenda e ha scelto Conte, legittimamente". Calenda ha poi fatto sapere che andrà alle consultazioni con i capigruppo e la presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova; non ci sarà dunque Matteo Renzi. "Ha fatto un passo indietro, non verrà alle consultazioni, ha anche molti impegno all'estero", ha tagliato corto Calenda. 

Secondo quanto filtra dalle stanze di palazzo, ci sarebbe una discussione in corso tra i due pariti del Terzo polo perché i posti che potrebbero spettare ad Azione-Iv, come una delle quattro opposizioni al governo Meloni, sono pochi e i nomi in corsa troppi. Da un lato, ad esempio, Italia Viva vorrebbe mettere in campo Maria Elena Boschi per la presidenza della Commissione di Vigilanza Rai, dall'altro, nelle intenzioni di Azione, quel posto sembrava destinato a una delle ex ministre, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, che hanno lasciato Forza Italia per il partito di Carlo Calenda.