Roma, 6 novembre 2024 - La sparata, poco politically correct, contro immigrati haitiani di Springfield, accusati di mangiare cani e gatti, sembra aver messo le ali alle preferenze per Donald Trump. Il suo improvviso sfogo: “They’re eating the dogs, they’re eating the cats”, non ha affondato il tycoon come avrebbero voluto i dem, ma lo ha fatto apprezzare ancor di più all'elettorato della città nella contea di Clark, in Ohio, dove nel 2020 riscosse il 60% e dove oggi sfonda il 64%.
“I migranti haitiani mangiano cani e gatti”
Quella di Trump però, azzardata o meno, è un’uscita che ha pagato, una vera e propria scommessa che non aveva nessun nesso con la realtà, ma che si basava sulle voci generate dalle crescenti tensioni tra popolazione haitiana immigrata, lievitata vertiginosamente negli ultimi anni, e gli abitanti locali. Da qui le voci apparse sui social di haitiani che mangiavano gli animali domestici rapiti dalle case. Accuse sempre smentite e condannate dalle autorità della città, ma che sul web avevano trovato terreno fertile.
Springfield meta per gli haitiani
Il terremoto devastante del 2010 ad Haiti e la crisi politica in corso stanno facendo fuggire dall'isola migliaia di persone, che negli States cercano migliori condizioni di vita. Molti haitiani hanno beneficiato del Temporary Protected Status, che concede protezione temporanea a coloro che fuggono da crisi gravi, per entrare negli Stati Uniti. Poi una volta che il loro status diventa legale e possono stabilirsi ovunque nel paese, Springfield rappresenta una delle mete più apprezzate per gli haitiani per vari motivi: il basso costo della vita, la disponibilità di lavoro, e il supporto della vasta comunità proveniente da Haiti che aiuta l'inserimento.