Roma, 4 novembre 2024 – Conto alla rovescia agli sgoccioli per le elezioni Usa 2024. Riflettori puntati sugli ultimi sondaggi che, Stato per Stato, possono fornire indicazioni, seppur sommarie, su chi vincerà le elezioni americane tra Donald Trump e Kamala Harris. Vero è che la storia recente narra di colpi di scena e pronostici ribaltati all’ultimo minuto (chi non ricorda il thrilling delle presidenziali Usa 2016, con il sorpasso di Trump su Hillary Clinton certificato all’alba italiana). Ma è altrettanto fuori di dubbio che i sondaggi siano gli strumenti più credibili per azzardare possibili scenari. Ed ecco allora che su questa pagina potete seguire pressoché in tempo reale le rilevazioni che arrivano dagli Stati Uniti d’America, proprio mentre in campagna elettorale si assestano gli ultimi colpi.
Una sfida, quella tra Trump e Harris, che a poche ore dal verdetto resta in bilico. Decisivi dovrebbero essere i risultati nei sette “swing states”, gli stati indecisi che variano da elezione a elezione e rappresentano l’ago della bilancia dello scontro. In questa tornata si tratta di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Pennsylvania (che potrebbe essere decisiva) e Wisconsin.
Cosa mostrano le mappe
Sono tre i widget interattivi consultabili in questo articolo, compresi l’elenco dei sondaggi Stato per Stato e una mappa che mostra le ultime tendenze nelle rilevazioni, fornendo un quadro anche visivo della situazione. Rossi gli Stati dove è avanti Donald Trump, blu quelli dove prevale Kamala Harris e grigi quelli dove non si evidenzia ancora nessuna tendenza. Attenzione, perché l'intensità del colore indica se la tendenza è leggera oppure lo Stato è considerato “sicuro” per uno dei due candidati.
Come funziona il sistema elettorale
Va ricordato che negli Usa il presidente non viene eletto direttamente dal popolo, ma da un totale di 538 Grandi elettori espressi da ogni Stato in numero variabile. A ciascuno viene assegnato un numero di delegati: chi, tra i due candidati, ottiene più voti alle urne conquista il numero totale dei Grandi elettori previsti per quello Stato. Fanno eccezione il Maine e il Nebraska, dove i voti vengono conteggiati in maniera proporzionale per distretto congressuale. Il vincitore in tutto lo Stato, in questi due casi, ottiene automaticamente due elettori supplementari. Al numero di 538 si arriva sommando i rappresentanti della Camera (435), i senatori (100) e i 3 rappresentati eletti nel District of Columbia, la zona della capitale Washington. Quando gli elettori votano, stanno in realtà scegliendo i Grandi Elettori, che sono obbligati a votare il candidato che ha prevalso nel voto popolare nello Stato di cui sono rappresentanti. La maggioranza richiesta per vincere le elezioni americane è quindi di 270 elettori. Per dare un’idea sugli Swing State, la Pennsylvania ne esprime 19, la Georgia 16, il Michigan 15, la Carolina del Nord 16, il Nevada 6, il Wisconsin 10 e l’Arizona 11.
Quale fonte viene utilizzata per i sondaggi
La fonte utilizzata per raccogliere i dati che vedete in questi grafici è RealClearPolitics. Si tratta di un aggregatore di vari sondaggi che sintetizza una media non ponderata. Per chi volesse approfondire: lo Stato nei widget del sondaggio riflette la data di fine del periodo di rilevazione del sondaggio più recente incluso nell'aggregato. La data si aggiorna con ogni nuovo sondaggio. Vengono visualizzati i valori del giorno corrente dalla riga della tabella "RCP Average". Attenzione, i valori nel widget vengono aggiornati ogni ora e mostrano gli ultimi valori della tabella pubblicati da RealClearPolitics. Vengono visualizzati solo i valori più recenti, mentre non viene mostrato un trend che confronti le ultime rilevazioni con quelle precedenti.