Un momento forse persino più atteso di quello del discorso della vittoria del presidente eletto, è quello del concession speech: le prime parole del candidato sconfitto quando i risultati del collegio elettorale diventano 'matematici'.
Di solito, vengono fatte lodi e congratulazioni al vincitore; e se gli elettori presenti fischiano o lanciano insulti, è di prassi che il candidato perdente li silenzi. Solitamente, non c'è divisione che tenga: persino dopo le fortemente divisive elezioni del 2016, nelle quali era oltretutto strafavorita, Hillary Clinton ha sottolineato che Trump meritava "menti aperte e una chance per governare".
Solitamente, il discorso ripercorre la campagna elettorale e i valori che ne sono stati alla base. E' anche occasione per ringraziare gli elettori ed esortarli a un'opposizione costruttiva fino a una potenziale rivincita di lì a quattro anni.
Nel 2020, Donald Trump non ha accettato la sconfitta e non ha mai pronunciato un concession speech. E' stata la prima volta in assoluto.