Anche uomini e donne hanno fatto scelte di voto diverse: la maggior parte della popolazione femminile (54%) ha votato per la vicepresidente uscente – che aveva tra l’altro invitato le donne statunitensi a “tradire” i propri mariti nella cabina elettorale –, contro il 44% che ha preferito Trump. Gli uomini americani hanno invece preferito per il 54% il candidato repubblicano e solo il 43% di loro ha espresso la propria preferenza per Harris. Una divisione lungo la linea del genere che non sorprende, considerando i comportamenti e le uscite misogine che caratterizzano la figura del repubblicano, che è stato recentemente accusato di molestie dall’ex modella Stacey Williams. Inoltre, la dem ha insistito molto durante la sua campagna su temi legati alla condizione femminile, e in particolare sulla difesa del diritto all’aborto, attaccando in modo molto diretto l’avversario sul tema. Dal canto suo, il tycoon ha deciso di cercare di spostare l’argomento verso uno dei suoi cavalli di battaglia, ovvero l’immigrazione: negli ultimi giorni prima del voto, Trump ha promesso che avrebbe “difeso le donne dagli immigrati, che loro lo vogliano o no”.
Elezioni USALe 6 fratture che spaccano l’America di Trump e Harris emerse dal voto