Chi ritiene la democrazia in pericolo (in primis da parte del “nemico” repubblicano) e fondamentale il diritto all’aborto, ha scelto Harris. Chi è preoccupato per lo stato dell’economia e per il rischio rappresentato dall’immigrazione, ha votato Trump: lui è ritenuto da tutte le classi di età il candidato più abile nella gestione economica. Le parole d’ordine che fanno riferimento al benessere e alla sicurezza, in un periodo che gli americani percepiscono come critico – benché critico, secondo i dati, non sia – hanno fatto molto più presa del messaggio più “ideale” di Harris. Non da ultimo (e si collega alla frattura urbana/rurale), l’inflazione genera più preoccupazione in campagna che in città.
Elezioni USALe 6 fratture che spaccano l’America di Trump e Harris emerse dal voto