Domenica 22 Dicembre 2024

Elezioni Usa 2024, le news del 4 novembre: tre stati in allerta per potenziali rivolte. Barriere intorno a Casa Bianca e Congresso

Washington, Oregon e Nevada in allerta. I Proud Boys, gruppo di estrema destra vicino al tycoon, si sta mobilitando per accusare brogli elettorali. L’ex presidente: “Dopo il voto nel 2020 non avrei dovuto lasciare la Casa Bianca”. Gli ultimi sonsaggi

Roma, 4 novembre 2024 – Ultime battute di una campagna elettorale intensa negli Stati Uniti, le cui tensioni potrebbero non concludersi con i risultati ufficiali. Washington, Oregon e Nevada hanno allertato la Guardia nazionale per precauzione: potrebbero esserci potenziali rivolte in seguito alle elezioni. Barriere sono state erette in punti considerati vulnerabili se questo scenario si avverasse: la Casa Bianca, Capitol Hill e la residenza vicepresidenziale di Kamala Harris. I Proud Boys, gruppo di estrema destra vicino al candidato repubblicano Trump, tra gli organizzatori dell’assalto del 6 gennaio 2021, si sta mobilitando per lanciare accuse di brogli elettorali nel caso in cui a vincere sia la dem. Secondo quanto riportato dal New York Times, sarebbero pronti a presidiare le sezioni elettorali dove la Harris risulterà in vantaggio.

Approfondisci:

I timori di un’altra Capitol Hill. “Donald disposto a tutto se perde. Ma oggi il governo è preparato”

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Proprio nelle scorse ore, Donald Trump ha ricordato quando nel 2020 non accettò la sconfitta contro Joe Biden: “Non avrei dovuto lasciare la Casa Bianca dopo il voto, non avrei dovuto andarmene”, ha dichiarato. “Non ha imparato la lezione, ma la imparerà domani”, ha replicato di candidato vice dei dem, Tim Walz. 

Al momento, secondo l’ultimo sondaggio di Abcil tycoon è avanti in 5 dei 7 stati in bilico: la sfida resta molto aperta in Pennsylvania, Nevada, Michigan e Wisconsin.

La guida: quello che devi sapere per seguire le elezioni Usa

Le notizie in diretta

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Alcuni sostenitori di Trump in Pennsylvania, uno degli stati chiavi per vincere (foto Ansa)
16:52
Trump confuso in un comizio in Carolina del Nord

Donald Trump è sembrato confuso ieri sera durante un comizio in Carolina del Nord. Probabilmente, il tycoon pensava di trovarsi in Pennsylvania - un altro stato chiave - in quanto ha era convinto della presenza del candidato repubblicano al senato di tale stato, Mike Lindell. Ha poi raccontato di un incontro tra quest'ultimo e il mafioso italoamericano Al Capone; un evento impossibile, considerando che Lindell è nato nel 1961, mentre il boss è morto nel 1947. 

16:19
Gruppi estrema destra pronti a presidiare spoglio in aree pro Harris 

Gruppi di estrema destra americani, che sostengono Donald Trump, stanno inviando messaggi ai loro simpatizzanti esortandoli ad organizzarsi per controllare le operazioni di spoglio ed essere pronti a contestare i risultati nelle aree favorevoli ai dem. E' quanto riporta il New York Times, che avrebbe monitorato le conversazioni su Telegram, spesso corredate da immagini di uomini armati. "o vi schierate con la resistenza o vi mettete in ginocchio accettando volontariamente la tirannia e l'oppressione", recita uno dei messaggi.

15:47
Servizi segreti costruiscono barricate contro rivolte

Una serie di barriere di sicurezza sono state erette attorno alla Casa Bianca, a Capitol Hill e alla residenza di Kamala Harris in risposta a potenziali rischi di proteste e rivolte. Blindati anche i posti nei quali i due principali candidati attenderanno i risultati della notte elettorale: la Howard University di Washington per la vicepresidente e il convention center di West Palm Beach per Donald Trump.

15:17
I primissimi risultati domani alle 6 (su 12 elettori)

C'è una tradizione che va avanti dal 1960: tutti gli aventi diritto di Dixville Notch, nel New Hampshire - quest'anno sono 12 - votano insieme all'apertura delle urne, a mezzanotte (le 6 italiane). In questo modo, la piccola cittadina al ridosso del confine con il Canada è sempre la prima ad annunciare i propri risultati. Saranno utili per comprendere l'andamento del voto nazionale? Assolutamente no, sia per l'esiguo numero degli elettori che per i risultati delle scorse tornate, i quali dimostrano che non sempre gli abitanti di Dixville Notch 'azzeccano' il risultato. Nel 2016 qui vinse Hillary Clinton, ma alla Casa Bianca andò Donald Trump; nel 2020, invece, il risultato fu corrispondente a quello nazionale, Joe Biden fu il più votato.

14:24
Al via gli ultimi comizi

Al via gli ultimi comizi prima del voto: sia Donald Trump che Kamala Harris vanno oggi 'alla conquista' del Midwest, cuore pulasante degli stati in bilico. La vicepresidenter sarà in Pennsylvania - dove verrà raggiunta da Lady Gaga e Ricky Martin. Giornata impegnativa per il tycoon, che si dividerà tra Carolina del Nord, Pennsylvania e Michigan. I candidati vice di entrambi, Tim Walz e JD Vance, saranno invece in Michigan e Wisconsin.

13:46
Washington, Oregon e Nevada in allerta

Washington, Oregon e Nevada hanno avvisato la Guardia nazionale per precauzione contro i rischi di rivolte legate alle elezioni e ai loro esiti. Non si esclude che altri stati si aggiungeranno alla lista.

13:44
'Metà' americani ha votato in anticipo

Settantotto milioni di aventi diritto americani ha già votato anticipatamente per le elezioni del presidente: a confermarlo è l'Election Lab della University of Florida. Se si confermasse la partecipazione di quattro anni fa, quando si recarono alle urne 158 milioni di elettori, metà degli intenzionati avrebbe già votato. 

12:53
Trump potrebbe vietare alcuni vaccini

Donald Trump non esclude di poter vietare alcuni vaccini una volta tornato alla Casa Bianca, ascoltando quindi i consigli di Robert Kennedy, l'ex candidato indipendente che ora sostiene il tycoon e che potrebbe occupare una posizione rilevante nella sanità in caso di sua vittoria. "Robert Kennedy ha a cuore gli esseri umani e la salute e ambiente più di chiunque altro, lascerò che si scateni sulla sanità, alimentazione e farmaci", ha detto The Donald durante il comizio della scorsa settimana al Madison Square Garden.

10:08
Sondaggio Abc: Trump avanti negli stati in bilico

Donald Trump sarebbe avanti in 5 stati in bilico su 7: a rivelarlo è l'ultimo sondaggio pubblicato dall'emittente Abc. Il repubblicano avrebbe un buon margine di vantaggio in North Carolina, Georgia e Arizona, e avanti di meno di un punto percentuale in Pennsylvania e Nevada. Kamala Harris guida invece le rilevazioni in Michigan e Wisconsin, ma avanti di meno di un punto percentuale. In questi ultimi quattro stati, tuttavia, il vantaggio di uno o dell'altra candidata è così esiguo da rientrare nel margine di errore del sondaggio. Sorpresa invece in Iowa, stato tradizionalmente repubblicano, vinto da Trump sia nel 2016 che nel 2020: secondo una rilevazione del Des Moines Registre, la vicepresidente dem sarebbe in vantaggio con il 47%, contro il 44% del tycoon. 

09:33
Musk possibile mediatore Trump con Cina

Citando l'imprenditore cinese e fondatore di Interconnected Capital Kevin Xu, Bloomberg riporta che Elon Musk potrebbe ricoprire il ruolo di mediatore per le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sotto la nuova amministrazione di Donald Trump. La posizione dell'uomo d'affari riguardo ai rapporti con Pechino è contraria a quella di di altre persone vicine a Trump, e la Cina riveste un notevole interesse commerciale per le sue aziende, Tesla in primis.

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Elon Musk a un comizio di Trump (Jim WATSON / AFP)
09:31
Harris: "Farò tutto per soluzione a due stati"

"Dobbiamo porre fine alla guerra e dobbiamo liberare gli ostaggi e, come presidente degli Stati Uniti, farò tutto ciò che è in mio potere per raggiungere questo obiettivo e una soluzione a due stati in cui i palestinesi avranno diritto all'autodeterminazione e alla sicurezza e stabilità nella regione". Queste le parole di Kamala Harris alla chiusura della sua campagna elettorale, rivolgendosi agli elettori di origine araba. 

09:28
Trump: "Non avrei dovuto lasciare Casa Bianca dopo voto"

"Non avrei dovuto lasciare la Casa Bianca dopo il voto, non avrei dovuto andarmene. Avevamo fatto così bene, ci eravamo divertiti così tanto". Così il candidato repubblicano Donald Trump sugli eventi successivi alle elezioni del 2020, delle quali non accettò il risultato. "Non ha imparato la lezione allora, ma la imparerà domani", la replica del candidato vice di Harris, Tim Walz. 

09:23
Proud Boys preparando accuse di brogli 

I Proud Boys, il gruppo di estrema destra vicino a Donald Trump e tra gli organizzatori dell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, si sta mobilitando per diffondere voci di frodi elettorali: a riportarlo è il Wall Street Journal, dopo aver analizzato decine di account su Telegram e sulla piattaforma del tycoon Truth. "Quindi possiamo spararle, giusto?". La notizia arriva all'indomani della segnalazione dell'agenzie di intelligence americane di tentativi da parte di attori legati alla Russia di interferire nel voto con video falsi e teorie cospirative. (ANSA).