Roma, 2 novembre 2024 – A quattro giorni dalle elezioni, Donald Trump sarebbe in ansia e nervoso. Secondo quanto riportato da Axios, il tycoon sarebbe ormai solito telefonare gli organizzatori della sua campagna elettorale negli orari più disparati della notte o all’alba. E intanto il dipartimento di Giustizia dell’Arizona ha deciso di aprire un’indagine sulle sue parole su Liz Cheney. “Le devono puntare i fucili contro”. I giudici valuteranno se si è trattato di una minaccia di morte.
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I dem hanno annunciato nel frattempo di avere pronto un piano nel caso in cui Donald Trump dichiari vittoria prima dei risultati ufficiale, come successe nel 2020. “Se proverà a manipolare la stampa e il consenso del popolo americano – ha spiegato Harris – saremo pronti ad andare in tv per dire la verità e ad attingere ad un'ampia rete di persone che possono usare la loro influenza per confutare le sue bugie”.
Intanto a Washington è alta l’allerta per una possibile ondata di false informazioni per influenzare il voto. Fa discutere un video che mostra un immigrato affermare di aver votato più volte: ovviamente nulla di vero, si tratta di un deepfake. E i servizi segreti non hanno dubbi: è stata la Russia. “Consideriamo le accuse prive di fondamento”, la reazione di Mosca.
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"Conoscete già Donald Trump. Non è adatto ad essere il presidente, basta guardarlo, ascoltare chi lo conosce meglio. Ha cercato di sovvertire un'elezione e rimane una minaccia per la democrazia". Con queste parole arriva l'ultimo appello al voto del New York Times, con un chiaro endorsement a Kamala Harris. "Ha contribuito a rovesciare Roe vs Wade, con conseguenze terribili. La corruzione e l'illegalità di Trump vanno oltre le elezioni: è tutta la sua etica. Mente senza limiti. Se sarà rieletto utilizzerà il governo per perseguire gli oppositori e attuare deportazioni di massa. Devasterà i poveri, la classe media e i datori di lavoro".
Donald Trump non starebbe vivendo gli ultimi giorni di campagna elettorale con serenità: sarebbe invece ansioso e nervoso, chiamando il suo staff nelle ore più assurde della notte o all'alba. A riferirlo ad Axios è un funzionario che lavora per il tycoon. Questo nonostante il pronostico di Tony Fabrizio, capo sondaggista di tutte e tre le sue campagne presidenziali: a suo avviso sarebbe in una posizione migliore per vincere rispetto a quanto non lo fosse nello stesso periodo nel 2020.
Un giornalista accorso a uno dei suoi comizi ha chiamato Kamala Harris "madame president", invece che "madame vice president". "Non per altri tre giorni", ha risposto scherzando la candidata dem.
I democratici hanno un piano pronto nel caso in cui Donald Trump dichiari vittoria prima della pubblicazione dei risultati definitivi, come fece nel 2020. A riferirlo a Reuters è stata la campagna di Kamala Harris. "Sfortunatamente siamo pronti se lo farà e se proverà a manipolare la stampa e il consenso del popolo americano - ha affermato la vicepresidente - Non appena Trump dichiarerà falsamente di aver vinto, noi saremo pronti ad andare in tv per dire la verità e ad attingere ad un'ampia rete di persone che possono usare la loro influenza per confutare le sue bugie".
Si intensifica la battaglia per gli stati chiave, anche al sud: oggi Kamala Harris sarà impegnata ad Atlanta (Georgia) e a Charlotte (Carolina del Nord), mentre Trump sarà a Gastonia e Greensboro (entrambe nella Carolina del Nord). Entrambi i candidati - JD Vance per i repubblicani e Tim Walz per i dem - vice saranno a Las Vegas (Nevada). A quest'ultimo si unirà l'attrice Eva Longoria. Entrambi i numeri 2 si dirigeranno poi in Arizona: Vance a Scottsdale e Walz a Flagstaff e Tucson.
Sta diventando virale un video che riprende Donald Trump mentre si lamenta del microfono malfunzionante durante un comizio in Wisconsin. A un certo punto, l'ex presidente compie una serie di movimenti equivoci che fa alludere a una pratica sessuale. Gli utenti sui social si sono scatenati. Anche la campagna di Kamala Harris ha ricondiviso il filmato accompagnato da un criptico "?".
I servizi segreti americani hanno accusato la Russia di aver fatto circolare un video che mostrerebbe un immigrato affermare di aver votato più volte. Si tratta di un deepfake, ovvero un filmato falso molto realistico spesso creato con l'intelligenza artificiale. Oltretutto, negli Stati Uniti, gli immigrati non hanno diritto di voto salvo dopo aver preso la cittadinanza. Mosca nega: "Accuse prive di fondamento".
Il dipartimento di Giustizia dell'Arizona ha deciso di aprire un'indagine sulle parole pronunciate a un comizio da Donald Trump nei confronti di Liz Cheney, ex deputata repubblicana da anni critica sul tycoon e che ha annunciato di voler votare per Kamala Harris. "Le dovrebbero puntare i fucili contro", ha dichiarato il candidato. Sulla vicenda si è espressa anche la vicepresidente, per cui la retorica della violenza dell'avversario "lo rende non idoneo e lo squalifica dalla carica di presidente". I giudici dell'Arizona dovranno decidere se si tratta di una minaccia di morte.