Roma, 31 ottobre 2024 – Negli ultimi convulsi giorni di campagna elettorale, i candidati alla corsa presidenziale si giocano tutto per racimolare gli ultimi voti, mentre più di 32 milioni di cittadini hanno già dato la loro preferenza tramite il voto anticipato. E se i sondaggi sulle intenzioni di voto non danno risposte definitive, il Wall Street Journal fornisce dati che dipingono un quadro angoscioso sulle aspettative degli americani: secondo le rilevazioni, l'87% ritiene che in caso di sconfitta del "proprio" candidato gli Stati Uniti riporteranno "danni permanenti". "L'angoscia è diffusa lungo tutto lo spettro politico" aggiunge il giornale.
L’ex presidente Donald Trump – da vero showman – ha scelto di cavalcare l’onda della gaffe di Joe Biden, che ha definito i suoi sostenitori “spazzatura”: dopo essere atterrato in Wisconsin, si è fatto immortalare nella cabina di un camion dell’immondizia con la scritta “Make America grate again”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Trump ha detto: “Questo camion è in onore di Kamala e Joe Biden”.
Al successivo comizio, il repubblicano ha insistito sul tema dei diritti delle donne, punto debole della sua campagna su cui viene costantemente attaccato dai democratici. “Proteggerò le donne, che a loro piaccia o no. – ha promesso The Donald – Le proteggerò dai migranti che entrano nel Paese, le proteggerò dai Paesi stranieri che vogliono colpirci con missili e con altre cose". L'uscita del tycoon è stata immediatamente stigmatizzata dalla campagna democratica.
Intanto Kamala Harris si è fortemente discostata dall’inciampo del presidente Biden: “Quando sarò eletta presidente, rappresenterò tutti gli americani, inclusi quelli che non hanno votato per me e mi occuperò anche dei loro bisogni e desideri", ha detto Harris, rispondendo alle domande dei giornalisti. La Cnn parla di irritazione da parte della campagna della vicepresidente nei confronti di Biden, le cui uscite rischiano di indebolire la corsa della dem, a meno di una settimana dal voto.
Nicky Jam, star del reggaeton, ha ritirato l'endorsement a Donald Trump, puntando il dito contro le offese alla sua terra: "Non avrei mai pensato che un mese dopo (l'endorsment) un comico si sarebbe fatto avanti criticando la mia terra, offendendola, quindi ritiro il mio sostegno a Donald Trump", ha scritto sul suo account di Instagram, che ha 42 milioni di follower. "Pensavo che fosse la cosa migliore per l'economia degli Stati Uniti, dove molti ispanici, molti immigrati stanno patendo a causa dell'economia", ha detto Jam.
"Donald Trump pensa di dover prendere decisioni su cosa fare con il tuo corpo. Che ti piaccia o no". È il commento pubblicato su X da Kamala Harris alla promessa di Donald Trump di "difendere le donne, che a loro piaccia o no". Il team della vicepresidente ha pubblicato sui social media una serie di video che enfatizzano le posizioni dell'avversario: "In Wisconsin, Trump ricorda alle donne quanto poco dia valore alle loro scelte", si legge in un comunicato dello staff di Harris.
"Ho appena parlato al telefono con il Presidente Donald Trump, - ha scritto su X il presidente ungherese Viktor Orban - gli ho fatto i miei migliori auguri per martedì prossimo. Mancano solo cinque giorni. Incrocio le dita".
Continuano gli endorsment delle star alla candidata democratica Kamala Harris. "Poniamo fine a questa era di paura, caos e attacchi alla nostra democrazia e votiamo per qualcuno che ci unisca e non continui a minacciare di dividerci", ha detto Jennifer Aniston in un post su Instagram, in cui ha annunciato di aver "votato con orgoglio" la vicepresidente. "So che non siamo d'accordo su tutto, ma non siete stanchi delle intimidazioni e delle minacce costanti a chi non la pensa come l'altro?", ha chiesto ai suoi follower la star hollywoodiana, che ha concluso invitando i cittadini adandare a votare: "La vostra voce conta. Il vostro voto è importante''.
Ancora una volta i sondaggi negli stati chiave confermano il testa a testa tra Kamala Harris e Donal Trump: secondo una rilevazione della Cnn, Harris sarebbe in vantaggio in Michigan (48 a 43) e in Wisconsin (51 a 45), mentre in Pennsylvania (stato chiave con il maggior numero di delegati) c'è completa parità al 48%.