Roma, 5 novembre 2024 – Le 1001 fake news. Dai ritratti dei candidati, alle percentuali dei sondaggi, dai procurati allarmi ai migranti, in queste elezioni americane non si sono salvati nemmeno cani e gatti.
Donald Trump e il suo sostenitore, il multimiliardario Elon Musk, ci hanno messo del loro, i troll comandati da Mosca, la rete e anche qualche elemento troppo ingenuo fra i democratici hanno fatto il resto. Iniziamo dal grande classico: la demolizione dell’avversario. E qui, i candidati, se le sono date di santa ragione. Con The Donald che non solo ha iniziato per primo, ma ci è andato anche giù pesante, dicendo a Kamala Harris di ‘ridere sempre’ e non essere una persona perfettamente centrata.
Quello che non ha insinuato il tycoon lo ha fatto la rete, ponendo dei dubbi sia sulla salute mentale della candidata democratica sia sulle sue origini, che non sarebbero americane. Fake news, questa, che aveva riguardato anche l’ex presidente Barack Obama.
Capitolo complotti: la fantasia si spreca. I repubblicani ormai lo ripetono come un mantra: come i democratici hanno rubato le elezioni del 2020, così ruberanno quelle del 2024. E, grazie alle tecnologie deepfake e alcune piattaforme particolarmente sensibili, in testa X di Elon Musk, noto trumpiano, sulla rete sono circolati video di schede contraffatte.
C’è poi la maxi fake news secondo la quale il Partito Democratico vorrebbe eliminare fisicamente otto alleati politici di Trump dopo le elezioni. La falsa notizia si è scoperto provenire da canali vicini alla propaganda russa, che in queste elezioni americane è più viva che mai.
Ci sono poi i grandi protagonisti delle fake news, loro malgrado: i migranti. Non solo accuse circa un’invasione da parte dei richiedenti asilo, puntualmente smentite dalle analisi dei flussi. Le parole di Trump, secondo il quale gli immigrati haitiani mangiavano i cani e i gatti in una città dell’Ohio, hanno fatto la gioia dei creatori di meme.
C’è poco da ridere, però. Contro le persone più sfortunate si è scatenata la propaganda più becera. Biden è stato accusato di aver applicato agevolazioni in termini di assistenza e servizi sociali. Le indagini hanno dimostrato che molti programmi di assistenza sono riservati a cittadini e residenti permanenti, non ai migranti irregolari. Ce n’è anche per gli studenti, dove di solito spadroneggiano i democratici. E infatti il presidente Biden è stato accusato, falsamente, di aver tagliato i finanziamenti alle scuole pubbliche e le borse di studio destinate a studenti di colore o per studenti LGBTQ+.