Lunedì 23 Dicembre 2024

Elon Musk a spada tratta per Trump: “Se perde sono fo****o. Dietro a Kamala i clienti di Epstein”

Il patron di X ha raccontato il suo supporto al tycoon in un’intervista a Fox News: “Se Harris vince perseguiranno la società, perseguiranno me”. Intanto, la candidata dem domina i sondaggi: per il Nyt stacca di 3 punti lo sfidante

Roma, 8 ottobre 2024 – Elon Musk non smette di parlare di Donald Trump: questa volta, per mostrare il suo supporto in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre, il patron di X ha rilasciato un’intervista all’emittente conservatrice Fox News. “Se Trump perde sono f*****o – ha spiegato all’anchorman Tucker Carlson – Potrebbe esserci una vendetta nei miei confronti, cercheranno di perseguire la società, di perseguire me”. Ma timori a parte, per Musk la sconfitta del tycoon è “improbabile”.

A smuovere il miliardario nel supporto a Trump sarebbe la sua paura che una vittoria di Kamala Harris comporti la fine della democrazia negli Stati Uniti, un concetto già condiviso durante il comizio della scorsa settimana a Butler, in Pennsylvania. “Il mio punto di vista è che se Trump non vince queste elezioni saranno le ultime elezioni che avremo – ha dichiarato a Fox News – Se ci saranno altri quattro anni di amministrazione democratica, legalizzeranno così tanti clandestini che alle prossime elezioni non ci saranno Stati indecisi”. In altre parole, la vittoria dell’attuale vicepresidente farebbe scattare un “governo monopartitico” perenne. 

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Elon Musk con Donald Trump in un comizio in Pennsylvania (Kevin Dietsch / Getty Images via Afp)

Per dare credito alla sua teoria, Musk ha citato l'Immigration Reform and Control Act del 1986, che concesse l'amnistia a milioni di migranti che si trovavano illegalmente nel paese: “Da allora, la California è diventata fortemente democratica”. “Le persone che dicono che Trump è una minaccia per la democrazia sono loro stesse una minaccia per la democrazia”, ha sentenziato.

Nell’intervista, Musk non le ha mandante a dire neanche ai suoi ‘colleghi miliardari’ che sostengono Harris, lanciando pesanti accuse in riferimento all’ormai ben nota rete di prostituzione (spesso minorile) di Jeffrey Epstein. “Uno dei motivi per cui Kamala sta ottenendo così tanto sostegno è che, se Trump vincesse – ha spiegato – la lista dei clienti di Epstein diventerebbe pubblica, alcuni di quei miliardari dietro Kamala sono terrorizzati da questo risultato”. 

Un sondaggio condotto per il New York Times dal Siena College parla di un vantaggio di tre punti percentuali in favore di Kamala Harris: la candidata dem è infatti data al 49%, contro il 46% del tycoon.