Mercoledì 27 Novembre 2024
Giovanni Panettiere
Elezioni USA

Elezioni Usa 2024, lo storico: “Trump cerca l’appoggio cattolico”

Il professor Faggioli: i due partiti hanno preso il posto delle Chiese nell’immaginario morale degli americani

New York, 2 novembre 2024 – “La morale Oltreoceano la dettano sempre più i partiti politici; Repubblicani e Democratici rappresentano le nuove chiese negli Usa largamente secolarizzati”. Ma, in un Paese in cui il 46% della popolazione si professa protestante e il 21% cattolico, il voto cristiano “a livello locale è in grado ancora d’influenzare l’esito della campagna elettorale per le presidenziali”, osserva lo storico Massimo Faggioli, passaporto italiano e cattedra al Dipartimento di Teologia e Studi religiosi dell’Università di Villanova, Philadelphia. Secondo un sondaggio del National Catholic Reporter, autorevole testata americana cattolica progressista, negli Swing States Trump è in vantaggio su Harris (50% contro 45%) nell’elettorato ’papista’. “Il tycoon cerca il voto cattolico – spiega Faggioli –, i dem non più”.

La guida: ecco tutto quello che non sai sulle elezioni americane 2024

Lo storico Massimo Faggioli
Lo storico Massimo Faggioli

Professore, ha ancora senso parlare di voto cristiano per le presidenziali americane?

“Sì, sul piano locale, meno di una volta a livello nazionale. Gli Usa sono un Paese in via di secolarizzazione, in cui i due partiti politici hanno preso il posto delle Chiese nell’immaginario morale degli americani. È l’identità politica a guidarli verso un certo gruppo religioso, a convincerli a cambiare Chiesa ovvero a lasciarla”.

La Bible Belt, la cintura degli Stati meridionali Usa a forte trazione pentecostale ed evangelicale, si conferma un fortino repubblicano?

“Per ora certo, tuttavia in quegli Stati cresce un nuovo cattolicesimo ed è un cattolicesimo molto diverso da quello liberal della Boston dei Kennedy sessanta anni fa o anche della East Coast di Biden o della California di Nancy Pelosi”.

I cattolici restano marginali nella corsa alla Casa Bianca?

“Come candidati no, visto che un cattolico convertitosi nel 2019 è candidato alla vicepresidenza con Trump, JD Vance. Quelli che ci tengono ad enfatizzare la loro appartenenza religiosa di solito sono a destra”.

Negli Stati in bilico Trump ha un buon margine di vantaggio su Harris fra l’elettorato cattolico: come se lo spiega?

“Ci sono molte ragioni, una di queste è che Trump e i Repubblicani cercano il voto cattolico e religioso, mentre Harris e i Democratici no”.

Quanto potrà incidere l’appello di papa Francesco a scegliere ‘il male minore’ fra due candidati bollati entrambi come ‘contro la vita’, uno sull’immigrazione, l’altra sull’aborto?

“Incide poco. Non è un caso che nessuno dei due candidati abbia risposto a quelle affermazioni”.