Roma, 5 novembre 2024 - È arrivato il giorno più atteso, l’Election Day 2024. Gli occhi del mondo puntati sulle presidenziali americane, al duello finale la vicepresidente uscente Kamala Harris per i dem e il repubblicano Donald Trump. Oltre 78 milioni di americani hanno già cominciato a votare nelle scorse settimane, ma il 5 novembre resta il giorno delle elezioni ufficiali. Florida e Pennsylvania gli stati chiave. Seggi aperti dalle 11 (orario italiano) sulla Costa Est e dalle 16 sulla Costa Ovest. Saranno decisivi i 7 Swing States, gli stati in bilico che faranno la differenza.
I primi risultati consolidati nei vari stati sono previsti tra le 4 e le 6 del mattino (ora italiana), anche se potrebbe essere necessario attendere ulteriori conteggi nelle zone ad elevata partecipazione di voto per corrispondenza. Negli ultimi cicli elettorali, come nel 2020, la conferma ufficiale del vincitore è arrivata solo giorni dopo. La cerimonia di insediamento del presidente eletto si terrà, come da tradizione, il 20 gennaio 2025 al Campidoglio di Washington: uno dei momenti più simbolici della democrazia americana.
Election day in diretta
"Sono fiducioso, non puoi mai sapere, ma mi sento bene per questa competizione" ha dichiarato Vance. "Mi sentivo bene anche per la mia corsa di un paio di anni fa, quando ho votato proprio in questo stesso luogo. Spero che vada altrettanto bene per il Presidente Trump e per me, come è andata per me qualche anno fa nello stato dell'Ohio". Vance ha ammesso che, qualunque sia il vincitore, almeno metà del Paese rimarrà delusa. Tuttavia, ha affermato che, se eletto, tratterà comunque chi non ha votato per il suo ticket come cittadini americani.
Kamala Harris è al quartier generale dei democratici a Washington, dove si intrattiene con i volontari e parla telefonicamente con alcuni elettori
Un seggio elettorale nella contea di Gwinnett, in Georgia, è stato evacuato per circa un'ora a causa di un allarme bomba. Il Mountain Park Aquatic Center, che ospita due dei 156 distretti della contea, è stato evacuato alle 12,44 ora locale. "Dopo aver parlato con i dipendenti e gli scrutatori non è stata rilevata alcuna attività sospetta e il luogo è stato riaperto", hanno dichiarato alla Cnn i funzionari della polizia.
Il candidato repubblicano alla vicepresidenza JD Vance si fa portavoce degli appelli dell'ex presidente Donald Trump affinché la gente resti in fila e vada a votare, avvertendo che i repubblicani "potrebbero comunque vincere o perdere le elezioni". "Potus ha ragione. Restate in fila. Devono lasciarvi votare. Finora le cose sembrano andare bene, ma è ancora molto presto. Potremmo ancora vincere o perdere questa cosa. Uscite e votate", ha scritto Vance su X, usando l'acronimo riservato all'attuale Presidente degli Stati Uniti ma riferendosi a Trump. In precedenza, Trump aveva scritto: "Repubblicani: stiamo andando alla grande! Restate in fila. Non lasciate che vi spostino. Rimante in fila e votate!"
"Se i social media rispecchiassero fedelmente la realtà, Donald Trump sarebbe senza dubbio il favorito alle elezioni. Nei quattro mesi trascorsi dalla candidatura di Kamala Harris a luglio fino al giorno del voto imminente, l'analisi di 962 milioni di citazioni e 6,5 miliardi di interazioni online parla chiaro". È quanto si legge in un'analisi di Social Data.
Truth vola a Wall Street. I titoli della Trump Media & Technology Group, la società a cui fa capo il social di Donald Trump, avanzano del 12,37% durante l'Election Day.
L'Fbi ha arrestato in Michigan un uomo che aveva postato online minacce, annunciando una strage tra i conservatori cristiani in caso di vittoria di Donald Trump alle presidenziali. Isaac Sissel è stato arrestato a Canton, due giorni dopo l'analisi dei suoi post fatta dall'agenzia federale. La piattaforma Reddit aveva già segnalato l'uomo all'Fbi a fine settembre, dopo che Sissel aveva usato username minacciosi, come "ShootUpTrulyRally", "PlanningToShootTrump" e "PlanningToKillTrump". I federali hanno intercettato Sissel in un hotel e hanno perquisito la sua stanza, senza per trovare armi. Ma lui stesso aveva scritto nei posti di averle nascoste. "Tutto - ha detto l'uomo agli agenti dell'Fbi - sarebbe migliore se Trump fosse morto".
Donald Trump si trova nel fortino di Mar-a-Lago insieme alla moglie Melania e a un ristretto gruppo di fedelissimi, incluso Elon Musk, per la nottata più lunga della sua carriera politica.
Un uomo che aveva con sé una pistola lanciarazzi e una torcia è stato fermato dalla polizia a Capitol Hill, a Washington, all'ingresso per i turisti. Lo riporta la Cnn citando la polizia della capitale americana che aveva una torcia e una pistola lanciarazzi. L'uomo stava effettuando i normali controlli di sicurezza e gli agenti hanno notato la pistola lanciarazzi e la torcia. La polizia ha trovato addosso all'uomo anche due contenitori che "puzzavano di benzina" e un taccuino che, ha detto, "voleva portare al Congresso".
Il candidato democratico alla vicepresidenza Tim Walz ha parlato agli elettori in Pennsylvania, uno stato chiave nel voto per la presidenza Usa. Lo riferisce la CNN. Durante una tappa della campagna a Harrisburg, Walz ha dichiarato: "Abbiamo le elezioni più giuste, libere e sicure. Abbiamo una stampa libera che modera le elezioni, assicurandosi che tutto sia fatto correttamente. Quindi, restate calmi. Restate con noi".
"Oggi, votiamo per un futuro più luminoso". Così ha scritto sulla piattaforma social X, la vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris, nel giorno delle elezioni. "Stiamo concludendo questa campagna come l'abbiamo iniziata: con ottimismo, con energia e con gioia", ha continuato in un altro post invitando i suoi follower a chiamare amici e familiari e invitarli a votare. "Insieme, scriveremo il prossimo capitolo della più grande storia mai raccontata", ha scritto ancora la Harris, che stamattina ha rilasciato ancora interviste e che stasera seguirà i risultati elettorali dall'Howard University di Washington, dove si era laureata. Prima di recarsi all'ateneo, la vicepresidente avrà una cena con i membri della sua famiglia.
"I miei sostenitori non sono persone violente e non devo dire loro che non ci deve essere violenza. Ovviamente non ci sarà". Così Donald Trump all'uscita del seggio di Palm Beach, dove ha votato con la moglie Melania. Rispondendo alle domande dei giornalisti, l'ex presidente ha detto di aver "condotto una grande campagna", spiegando che in confronto alle altre due "questa è stata la migliore". Trump si detto anche "fiducioso" nella vittoria, che non sarà "neanche di stretta misura". "Se perdo le elezioni, se saranno giuste, sarò il primo a riconoscerlo. Finora penso che siano state giuste", ha concluso Trump, ripetendo un avvertimento che ha usato molte volte durante la campagna elettorale.
Donald Trump e la moglie Melania sono al seggio di West Palm Beach in Florida per votare. Il tycoon trascorrerà la giornata nella sua residenza di Mar-a-Lago e la notte elettorale in un centro congressi a Palm Beach.
L'intelligence americana mette in guardia sull'escalation di interferenze straniere sulle elezioni, denunciando il diffusione di disinformazione negli Stati in bilico da parte di attori russi sotto copertura. "Questi sforzi rischiano di incitare violenza, anche contro i funzionari elettorali", affermano in una nota l'Fbi, l'agenzia per la cybersicurezza e la sicurezza delle infrastrutture e l'ufficio del direttore della National Intelligence. "La Russia è la minaccia maggiore", aggiungono le agenzie di intelligence.
"E' ufficialmente l'Election Day. Questo è il giorno più importante nella storia americana". Lo scrive su X Donald Trump, invitando gli elettori a "restare in fila" ai seggi anche se ci sarà molto da aspettare. "Insieme incasseremo una grande vittoria e renderemo l'America di nuovo grande", ha messo in evidenza Trump.
L'orario di chiusura dei seggi si differenzia nei 50 Stati perché gli Usa hanno 6 fusi orari dalla costa Est sull'Atlantico alle Hawaii nel Pacifico. Ecco che ora sarà in Italia quando chiuderanno: - Ore 1: Georgia (stato chiave), Indiana, Kentucky, South Carolina, Vermont, Virginia - Ore 1,30: North Carolina (stato chiave), Ohio, West Virginia - Ore 2: Alabama, Connecticut, Delaware, DC, Florida, Illinois, Maine, Maine, Maryland, Massachusetts, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, Oklahoma, Pennsylvania (stato chiave), Rhode Island, Tennessee - Ore 2,30: Arkansas - Ore 3: Arizona (stato chiave), Colorado, Iowa, Kansas, Louisiana, Michigan (stato chiave), Minnesota, Nebraska, New Mexico, New York, North Dakota, South Dakota, Texas, Wisconsin (stato chiave), Wyoming - Ore 4: Montana, Nevada (stato chiave), Utah - Ore 5: California, Idaho, Oregon, Washington - Ore 6: Alaska, Hawaii
"Ora è ufficialmente il GIORNO DELLE ELEZIONI! Sarà il giorno più importante della storia americana. L'entusiasmo degli elettori è alle stelle perché la gente vuole rendere l'America di nuovo grande. Ciò significa che le file saranno lunghe! Ho bisogno che tu consegni il tuo voto, non importa quanto tempo ci vorrà. RIMANI IN CODA! I Democratici Comunisti Radicali vogliono che tu faccia le valigie e torni a casa. Insieme, otterremo una vittoria straordinaria per RENDERE L'AMERICA DI NUOVO GRANDE!". Lo scrive sui social il candidato Gop alla Casa Bianca, Donald Trump.
Sono già iniziate le file per andare a votare in 32 dei 50 Stati americani. Alle 6 di mattina hanno aperto i seggi in Connecticut, New Jersey, New York, New Hampshire, Virginia e parzialmente in Indiana, Kentucky e Maine. Alle 7 è stato il turno di Delaware, Washington D.C., Georgia, Illinois, Maryland, Missouri, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina e di alcune aree di Alabama, Florida, Kansas, Massachusetts, Michigan e Tennessee. Dalle 8 sono aperti i seggi anche in Arizona, Iowa, Louisiana, Oklahoma, Wisconsin e in alcune municipalità di Minnesota, South Dakota, North Dakota e Texas.
Il governo russo 'non è interessato' all'esito delle elezioni presidenziali statunitensi perché a Washington vige un ''consenso'' tra repubblicani e democratici nei riguardi di Mosca. ''Alla Russia non interessa come finiscono queste elezioni'', ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, rispondendo così a chi le chiedeva di confermare le indiscrezioni secondo cui ci sarebbe da parte del Cremlino una preferenza per Donald Trump, che ha più volte dichiarato di volersi impegnare per la pace in Ucraina. Zakharova ha spiegato che a Washington c'è un ''consenso bipartisan'' per confrontarsi con la Russia, e solo se emergessero posizioni politiche diverse sulla questione il Cremlino sarebbe disposto ad analizzare ''per vedere se rispondono agli interessi russi''. ''In ogni caso, la Russia difenderà con determinazione i propri interessi, soprattutto in materia di sicurezza nazionale'', ha detto Zakharova, che spera che il nuovo capo della Casa Bianca, 'chiunque sia', si concentri sui problemi del suo Paese e 'non cerchi avventure a decine di migliaia di chilometri di distanza dagli Stati Uniti'. ''Sarebbe logico'', ha detto la portavoce, che ha espresso la speranza che queste elezioni possano aiutare il popolo americano a superare la sua 'crisi di democrazia' e la 'divisione della società'.
La vicepresidente Usa, Kamala Harris, candidata democratica alla Casa Bianca contro Donald Trump ha annunciato a Detroit di aver già espresso il suo voto, facendo ricorso al voto per corrispondenza. "La mia scheda è in viaggio per la California", ha dichiarato.
"Se il Cremlino dovesse esprimere un voto, non c'è dubbio che sceglierebbe il caos, la polarizzazione e la disillusione nei confronti della democrazia americana. Ad oggi, sembra avere buone possibilità di vincere". Lo scrive l'edizione europea del quotidiano Politico in un'analisi in cui si evidenziano i motivi per i quali il presidente russo, Vladimir Putin, non avrebbe motivi di preferire Donald Trump a Kamala Harris o viceversa come nuovo inquilino della Casa Bianca. Quando il tycoon vinse le elezioni nel 2016, a Mosca saltarono i tappi di champagne, ricorda Politico Europe, secondo cui, tuttavia, otto anni, due elezioni e un'invasione dell'Ucraina dopo, questo scenario difficilmente si ripeterà. E questo nonostante molti osservatori ritengano che la scelta del Cremlino ricada anche oggi sul candidato repubblicano. "Putin è un uomo basso e vanitoso" e "al Cremlino piace il fatto che l'alto e ricco Trump sia in sua assoluta soggezione", ha premesso Nina Khrushcheva, professoressa alla New School di New York e pronipote dell'ex leader sovietico Nikita Khrushchev.
Certamente l'elemento che in teoria dovrebbe spingere il governo russo verso Trump è la sua posizione sull'Ucraina. Il candidato repubblicano ha promesso di mettere fine alla guerra in un giorno, presumibilmente costringendo Kiev a fare concessioni territoriali e "Putin ha disperatamente bisogno di una vittoria - ha affermato il suo ex speechwriter Abbas Gallyamov - Un conflitto prolungato che non è in grado di vincere non aiuta la sua legittimità". Trump, tuttavia, ha un lato negativo. Come Mosca ha imparato a sue spese durante il suo primo mandato, scrive Politico, non sempre mantiene le sue promesse. In particolare, non ha mantenuto quella di riparare le relazioni con la Russia e di revocare le sanzioni occidentali per la sua invasione della Crimea e dell'Ucraina orientale. Tutto questo spinge Mosca a dubitare del fatto che l'ostilità di Washington di colpo sparisca se venisse eletto il tycoon. "Le elezioni non cambieranno nulla per la Russia, perché i candidati riflettono pienamente il consenso bipartisan secondo cui il nostro Paese deve essere sconfitto", ha affermato su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, che ha definito "banalità" le parole di Trump sulla fine della guerra e i suoi buoni rapporti con la Russia.
"Non può fermare la guerra. Non in un giorno, non in tre giorni, non in tre mesi. E se ci provasse davvero, potrebbe essere il nuovo Jfk", ha aggiunto Medvedev, mentre il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ha evidenziato che "chiunque vinca le elezioni, non vediamo alcuna prospettiva che l'America cambi il suo corso russofobo". Le prospettive di una vittoria di Harris, invece, malgrado la sua ostilità aperta potrebbero non essere così negative per il Cremlino come si penserebbe. Lo scorso settembre la candidata Dem ricevette un apparentemente sarcastico 'endorsement' da Putin. Il presidente Joe Biden era "il nostro preferito", disse a Vladivostok e, dopo il ritiro del presidente, Putin precisò che la Russia avrebbe fatto ciò che Biden aveva chiesto ai suoi sostenitori di fare cioè "sostenere" Harris. "Ha una risata così espressiva e contagiosa, dimostra che sta facendo bene", affermò suscitando risate nel suo pubblico. Secondo Krushcheva, tuttavia, quelle parole potrebbero avere un fondo di verità. La promessa di Trump di una fine della guerra rapida in Ucraina, anche se assicurasse territorio a Mosca, potrebbe non essere l'esito preferito da Putin. "Ha fatto della guerra il fulcro della sua eredità, e quindi la combatterà finché ne avrà bisogno, vorrà e potrà", ha rimarcato Krushcheva, secondo cui Harris potrebbe aiutare il presidente russo in questo prolungando uno status quo che Mosca ritiene stia giocando a suo favore.
Alla Russia "non interessa" l'esito delle elezioni presidenziali americane. Lo ha detto il portavoce della stampa presidenziale russa Dmitry Peskov al corrispondente di Life, secondo quanto riporta Ria Novosti. Così il portavice di Putinha rotto il silenzio sull'Election Day americano, dopo avere rimbalzato la stampa con un laconico 'no comment'.
Il biglietto verde perde terreno nel giorno delle elezioni presidenziali Usa, che secondo gli ultimi sondaggi vede un sostanziale testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris. A fine mattinata la valuta americana ha perso lo 0,19% contro l'euro a 1,0897 dollari e lo 0,19% contro la sterlina, a 1,2983 dollari. L'indice del dollaro, che confronta la valuta degli Stati Uniti con un paniere di sei monete, si è attestato a 103,75: in ribasso dello 0,50% rispetto alla chiusura di venerdì. La moneta americana era stata precedentemente sostenuta dalla prospettiva di politiche potenzialmente inflazionistiche previste da Trump, mentre il bitcoin aveva beneficiato dell'atteggiamento pro-criptovaluta dell'ex presidente.
In caso di vittoria di Trump, il dollaro potrebbe emergere "leggermente più forte", stima Brooks, mentre "se vince Harris e se il Congresso si divide tra repubblicani e democratici", la valuta americana è probabile che "nei prossimi giorni calera'". Da parte sua, lo yuan onshore, scambiato nella Cina continentale, è sceso di appena lo 0,04% rispetto al biglietto verde, a 7,1049 yuan per dollaro. Le autorità di Pechino hanno annunciato misure per stimolare l'attività economica, tra cui tagli dei tassi e allentamento delle restrizioni sugli acquisti immobiliari. Ma molti analisti hanno criticato per il momento l'assenza di una quantificazione del complessivo pacchetto di stimoli. L'atteso annuncio potrebbe arrivare venerdì, dopo la riunione del comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo, l'organo principale del Parlamento. Il renminbi potrebbe quindi beneficiare "a breve termine" di un "nuovo vento favorevole", stima Volkmar Baur, analista di Commerzbank.
I seggi elettorali di otto Stati Usa hanno aperto alle 6 del mattino ora locale, tra cui quelli di Connecticut, New Jersey, New York, New Hampshire e Virginia. In Indiana e Kentucky, i seggi hanno aperto alle 6, ma in alcuni casi apriranno alle 7 (le 16 in Italia). Nel Maine , quasi tutti i seggi sono aperti alle 6 del mattino, ma i comuni con meno di 500 abitanti possono aprire anche alle 10 del mattino. La piccola cittadina di Dixville Notch nel New Hampshire ha votato a mezzanotte, in linea con una tradizione decennale: la vicepresidente Kamala Harris e l'ex presidente Donald Trump hanno pareggiato con tre voti ciascuno.
''Guardiamo con grande attenzione alla più grande democrazia del mondo che sceglie il nuovo presidente. Noi siamo amici degli Stati Uniti, indipendentemente da chi vincerà. Non siamo amici degli Stati Uniti a seconda di chi è il presidente. Unica cosa che mi auguro che non accada è che il futuro presidente giri la testa dall'altra parte e non guardi all'Europa, al Mediterraneo e all'Africa perché sono scacchieri fondamentali, dove gli Stati Uniti insieme all'Europa possono giocare un ruolo fondamentale''. Così il ministro degli affari esteri, Antonio Tajani, a margine degli stati generali della diplomazia culturale a Matera, rispondendo ai cronisti. ''Mi auguro anche che non ci siano scelte - ha aggiunto - che penalizzino le esportazioni del nostro Paese perché l'export rappresenta il 40 per cento del Pil, quindi mi auguro che possano esserci posizioni di apertura per i prodotti italiani che dobbiamo esportare anche verso il mercato americano''.
La battaglia tra Kamala Harris e Donald Trump si giocherà nei sette ‘Swing States’, un piccolo gruppo di stati ancora in bilico, dove la maggioranza degli elettori appare indecisa. Potrebbero essere l'ago della bilancia: si tratta di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Pennsylvania e Wisconsin. Il candidato che punta alla Casa Bianca deve ottenere almeno 270 dei 538 voti del collegio elettorale, o grandi elettori, e questi Stati ne mettono in palio 93. Né Trump né Harris devono vincerli tutti per diventare presidente, ma se uno dei due non ne vince nessuno ha matematicamente perso. Nel 2020, Biden vinse con i voti dell’Arizona.
ARIZONA: 11 grandi elettori
In Arizona o democratici hanno ottenuto la presidenza nel 2020 con appena 10mila voti di scarto. Lo Stato, che confina con il Messico per centinaia di chilometri, è diventato un punto focale del dibattito sull'immigrazione della nazione. L'Arizona è stato anche teatro di un'aspra disputa sull'accesso all'aborto, dopo che i repubblicani dello Stato hanno tentato senza successo di ripristinare un divieto quasi totale di interruzione di gravidanza vecchio di 160 anni.
GEORGIA: 16 grandi elettori
Anche nel 2020 è stato uno stato protagonista delle dispute post elettorali tra Trump e Biden. L'attuale presidente degli Stati uniti aveva ottenuto 13mila voti in più e Trump ha messo in moto una strategia di interferenze che gli è valsa quattro procedimenti penali: il miliardario e altri 18 sono accusati di aver cospirato per ribaltare la sconfitta di misura contro il Biden nello stato. Un terzo della popolazione della Georgia è afroamericana, una delle più grandi percentuali di residenti neri del paese, e si ritiene che questa fascia demografica sia stata determinante nel ribaltamento dello stato a favore di Biden nel 2020. La campagna di Harris spera di riconquistare questa circoscrizione disillusa dopo quattro anni di presidenza Biden.
MICHIGAN: 15 grandi elettori
Lo Stato dei Grandi Laghi ha scelto il candidato presidenziale vincitore nelle ultime due elezioni. Nonostante abbia assegnato la vittoria a Biden nel 2020, è diventato il simbolo di una reazione a livello nazionale per il sostegno del presidente a Israele durante la guerra a Gaza (il Michigan ha la più grande percentuale di arabo-americani del paese). Trump ha sottolineato l'importanza dello stato nel suo potenziale percorso verso la vittoria. Commentando gli eventi in Medio Oriente, ha invitato Israele a concludere la sua campagna contro Hamas a Gaza, ma "a farla finita in fretta".
NEVADA: 6 grandi elettori
Il cosiddetto "Silver State" ha sempre premiato di Dem nelle ultime elezioni ma ci sono segnali di una possibile inversione di tendenza. Trump era dato in netto vantaggio prima della discesa in campo di Harris che ha riguadagnato terreno, ponendosi in testa ai sondaggi. Entrambi i candidati stanno gareggiando per ottenere l'appoggio della numerosa popolazione latina dello Stato. Con il 5,1%, lo stato ha il tasso di disoccupazione più alto degli Stati uniti dopo la California e il Distretto di Columbia, secondo le ultime statistiche. Trump ha fatto leva su questo senso di insoddisfazione su questione economiche promettendo meno tasse e meno regolamentazioni.
CAROLINA DEL NORD 16 grandi elettori
"Questo stato è uno stato molto, molto importante da vincere", ha detto alla folla Trump nel suo primo comizio dopo l'attentato fallito a luglio. I sondaggi hanno ristretto la forchetta tra i due candidati e danno Harris leggermente in testa. La Carolina del Nord confina con la Georgia e condivide alcune delle sue principali preoccupazioni elettorali, così come quelle dell'Arizona, un altro stato della Sun Belt. Trump ha vinto la Carolina del Nord nel 2020, ma lo ha fatto con poco più di 70.000 voti, il che ha ulteriormente rafforzato le speranze dei democratici che questo stato "viola" (uno che potrebbe votare rosso o blu) possa essere conquistato.
PENNSYLVANIA: 19 grandi elettori
Questo è stato uno degli Stati dove Trump ed Harris hanno condotto una delle campagne più tenaci. La Pennsylvania si è rivelata fondamentale nelle elezioni del 2020, sostenendo Biden che ha spesso parlato del suo legame con la città operaia di Scranton, dove è cresciuto. L'economia è una questione importante in questo stato americano: l'inflazione è aumentata in tutto il Paese sotto l'amministrazione Biden, prima di ridursi gradualmente e i cittadini della Pennsylvania hanno subito un aumento del prezzo dei generi alimentari più rapido che in qualsiasi altro Stato Usa, secondo Datasembly citato da Bbc.
WISCONSIN: 10 grandi elettori
Sia nel 2016 che nel 2020, il candidato vincitore in questo stato ha avuto un margine di poco più di 20.000 voti e secondo gli esperti in stati marginali come questo potrebbe avere un impatto il peso di candidati terzi che stanno facendo campagna contro le politiche di Harris e Trump. I democratici hanno lottato per far rimuovere dalla scheda elettorale la candidata del Partito Verde Jill Stein, affermando che il partito non ha rispettato le leggi elettorali statali, e ha anche presentato un reclamo elettorale contro Cornel West, un accademico di sinistra. Trump ha descritto lo stato come "davvero importante... se vinciamo nel Wisconsin, vinciamo tutto".
Avvio di seduta cauto per Piazza Affari nel giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. L'Ftse Mib guadagna lo 0,02%, a 34.546 punti. Le borse asiatiche si avviano verso la chiusura in netto rialzo, in attesa delle elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Shanghai guadagna il 2,29%, mentre Hong Kong mostra un rialzo dell'1,87%. In controtendenza la Corea del Sud, con il Kospi che ha chiuso il calo dello 0,47% sulla scia delle tensioni con la controparte del Nord.
Il Cremlino afferma di non avere al momento alcun commento da fare sulle elezioni americane. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Non c'è ancora nulla da commentare. Non ci sono ancora commenti", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia di stampa russa.
I voti per le elezioni presidenziali statunitensi sono arrivati anche dalla Stazione Spaziale Internazionale: a bordo, infatti, ci sono attualmente quattro astronauti americani, che possono votare a distanza grazie alla stessa procedura seguita dai soldati inviati nelle missioni all'estero. Don Pettit e Nick Hague della Nasa - arrivati entrambi a settembre sulla Iss il primo con la navetta Soyuz e l'altro a bordo della Crew Dragon di SpaceX - sapevano che sarebbero stati nello spazio durante il periodo delle elezioni. Mentre sicuramente non se lo aspettavano Butch Wilmore e Sunita Williams, giunti a bordo della navetta Starliner della Boeing nel giugno scorso per una missione che sarebbe dovuta durare solo una settimana, e che è invece tuttora in corso a causa dei problemi riscontrati sulla Starliner: i due potranno tornare sulla Terra solo a febbraio 2025, a bordo di una Crew Dragon.
In ogni caso, la procedura di voto è stata la stessa per tutti e quattro. Gli astronauti ricevono inizialmente una scheda elettorale finta, che rinviano a terra per controllare che il processo funzioni e che mantenga effettivamente la segretezza del voto. La scheda vera e propria, in formato elettronico, viene inviata attraverso il sistema satellitare della Nasa fino a un'antenna di terra presso il centro dell'Agenzia di White Sands, nel New Mexico. Da qui, i dati sono trasferiti al Johnson Space Center della Nasa in Texas, che a sua volta li invia agli uffici elettorali di competenza. Per preservare l'integrità del voto, la scheda elettorale è crittografata, accessibile tramite una password che è in possesso solo dell'astronauta e dell'impiegato che dovrà conteggiare il voto.
Dopo gli ultimi colpi senza fair play dei comizi finali, si sono aperte alle 5 ora locale (le 11 in Italia) in alcuni seggi della costa Est i primi seggi elettorali che danno il via alla lunga giornata di voto negli Stati Uniti attraverso sei fusi orari. Dall'Atlantico al Pacifico, i cittadini americani sceglieranno chi tra Kamala Harris e Donald Trump andrà alla Casa Bianca con i sondaggi che li danno testa a testa in 7 Stati chiave (Pennsylvania, Nevada, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona). Oltre 80 milioni di americani hanno già votato in anticipo o per posta o in presenza mentre circa l'altra metà avrà tempo fino alle 20.
Donald Trump e Kamala Harris hanno concluso la loro campagna elettorale con i rispettivi comizi finali: il repubblicano nel Michigan, la democratica in Pennsylvania. Ma anche l'Election Day non sarà una giornata di completo relax per i due candidati alla Casa Bianca. Secondo la Cnn, Harris trascorrerà la giornata a Washington Dc rilasciando alcune interviste radiofoniche, mentre in serata attenderà i risultati del voto presso la Howard University, l'università dove si è laureata. La candidata democratica, inoltre, domani ha invitato i suoi principali donatori a un briefing elettorale. Trump, invece, dovrebbe tenere il suo 'watch party' a Palm Beach, in Florida.
Ad oggi, oltre 78 milioni di aventi diritto hanno già espresso la loro preferenza, in stati come la California, il Texas, la Florida e il Colorado. Va detto a tale riguardo che l'affluenza al voto anticipato è in calo rispetto ai livelli del 2020, infatti in tutto il Paese, quest'anno sono stati molti meno gli elettori che hanno scelto di votare prima del giorno delle elezioni rispetto alle elezioni del 2020 svoltesi durante la pandemia. Quattro anni fa, più di 110 milioni di americani hanno votato in anticipo di persona o per posta, ovvero circa il 70% di tutti coloro che hanno espresso la loro preferenza in quelle elezioni.
Con la chiusura dei primi seggi, le principali reti televisive e i media online cominceranno a diffondere i primi exit poll. In Italia, questi inizieranno a essere visibili intorno all'una di notte. Le principali reti americane, tra cui CNN, NBC, ABC, CBS e Fox News, forniranno aggiornamenti continui e dirette online, spesso disponibili anche su canali italiani che seguono l'evento in tempo reale. Le proiezioni basate sui primi conteggi si susseguiranno durante tutta la notte e daranno indicazioni sui risultati nei principali stati chiave, come la Florida e la Pennsylvania.
I primi risultati consolidati nei vari stati arriveranno tra le 4 e le 6 del mattino (ora italiana), anche se potrebbe essere necessario attendere ulteriori conteggi nei giorni seguenti per gli stati a elevata partecipazione di voto per corrispondenza. Negli ultimi cicli elettorali, come nel 2020, la conferma ufficiale è giunta solo giorni dopo, poiché diversi stati hanno richiesto riconteggi e verifiche.
"Questa potrebbe essere una delle elezioni più serrate della storia: ogni voto conta. L'America è pronta per un nuovo inizio". Promette di “voltare pagina” e rilanciare un nuovo corso politico per la Casa Bianca: così Kamala Harris ha iniziato il suo comizio ad Allentown, in Pennsylvania, Stato cruciale per la sua elezione che esprime 19 grandi elettori.
Parità assoluta tra Kamala Harris e Donald Trump nel minuscolo villaggio di Dixville Notch, nel New Hampshire, dove, come da tradizione, si è votato a mezzanotte. Su sei elettori, la candidata democratica ha conquistato tre voti, gli stessi del rivale repubblicano. Le operazioni di voto si sono concluse in 15 minuti. È dal 1960 che la cittadina difende il primato di essere la prima ad esprimersi. Una volta che tutti i voti sono stati espressi, le schede vengono conteggiate e i risultati annunciati ore prima di qualsiasi altro luogo degli Stati Uniti.
L'ex presidente Donald Trump ha sostenuto durante l'ultimo comizio della sua campagna elettorale che il suo vero avversario in queste elezioni non era la vice presidente Kamala Harris, ma piuttosto il "malvagio sistema democratico". Ecco cosa da detto il tycoon. "Sconfiggeremo il sistema corrotto a Washington. Perché non sono candidato contro Kamala, sono candidato contro un malvagio sistema democratico. Queste sono persone malvagie", ha detto Trump durante il suo comizio finale a Grand Rapids, nel Michigan, iniziato ben dopo la mezzanotte ora locale.
"La maggioranza silenziosa è tornata e domani dovete uscire e votare", ha aggiunto Trump, parlando della campagna elettorale come di un "viaggio incredibile ed è molto triste in un certo senso, perché, sapete, abbiamo fatto tutto questo, e questo è l'ultimo (comizio, ndr), ma ecco la buona notizia, tutto quello che stavamo facendo era metterci nella posizione per vincere, cosa che possiamo fare molto facilmente domani se ci presentiamo".
Donald Trump vincerà le elezioni presidenziali e tornerà alla Casa Bianca. È la previsione che arriva dalla Thailandia da Moo Deng, ippopotamo pigmeo, cucciola di appena quattro mesi e già 'famosissima' star dei social per le sue 'esibizioni'. Moo Deng non ha avuto dubbi quando si è trattato di scegliere tra due ciotole di frutta che le sono state offerte nello zoo per decidere chi sarà il vincitore dell'Election Day. Il video, con Moo Deng che sceglie di assaggiare il pasto con il nome del candidato repubblicano (in lingua locale), tralasciando quello con il nome di Kamala Harris, è stato diffuso su X dal Khao Kheow Open Zoo, nel centro della Thailandia.
Il 5 novembre è il giorno delle elezioni ufficiali, con i seggi che aprono in orari differenti, sempre a seconda del fuso orario. Generalmente, l'apertura è prevista tra le 6 e le 7 del mattino ora locale. Ad esempio, in stati come New York e Connecticut, i seggi aprono alle 6 (ore 12 in Italia), mentre in altri, come la California, l'apertura è alle 7 (ore 16 in Italia). Differenti anche le chiusure.I primi seggi a chiudere sono quelli della costa orientale, alle 19 (circa l'una di notte in Italia), mentre le Hawaii saranno le ultime, alle 6:00 del mattino ora italiana.