Lunedì 2 Dicembre 2024
Gabriele Cané
Editoriale e Commento

Se l’inflazione batte i divi che si schierano

Una riflessione sull'opportunità che i personaggi pubblici si concentrino sul proprio mestiere anziché fare politica, criticando il ruolo dei media nell'eccessiva enfatizzazione di opinioni di celebrità durante le elezioni

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Delle miniature dei candidati apparse in Messico

E se da adesso in poi ognuno facesse il proprio mestiere? I cantanti cantassero, gli attori recitassero, i registi dirigessero, i leader governassero, ad esempio. Fermo restando che ognuno possa e debba esprimere le proprie opinioni, quelle politiche in particolare. Ci mancherebbe. Diciamo questo perché tra le mille riflessioni che nascono dall’elezione di Trump ce n’è anche una (marginale) che riguarda lo star sistem e i media.

Come accade a memoria d’uomo a ogni corsa per la Casa Bianca, anche in questa occasione abbiamo avuto infatti il consueto, massiccio, ostentato schieramento di divi a favore della candidata democratica.

Dichiarazioni, abbracci pubblici, riflettori, fiumi di dollari per la campagna elettorale. Soprattutto milioni di follower, di sostenitori, dietro a ognuno di loro, dunque uno tsunami di potenziali elettori. E questo è niente. Il fatto è che ogni esternazione-spettacolo è stata registrata dai media, italiani compresi, quasi con la stessa enfasi e spazio riservati a un discorso di Putin all’Onu. "Jennifer Lopez sta con Kamala". Accidenti! Bene, sappiamo com’è andata. Valore di questi outing d’autore: zero. Forse non ce ne saremmo accorti, ma avrebbero avuto probabilmente lo stesso peso, anche se avesse vinto la Harris, perché alla fine si conferma che nelle urne conta di più il boom del prezzo delle uova, cioè l’inflazione, dell’acuto di Bruce Springsteen.

Come accade sempre e ovunque. Allora, una preghiera e un impegno. La preghiera ai divi di fare belle canzoni, bei film, di votare chi gli pare, di farlo anche sapere, ma senza farne degli show. Ai media, soprattutto, di prendere queste esternazioni, anche i pensosi monologhi dei big nostrani, con il peso che meritano. Modesto. Quasi zero. Certamente inferiore a quello di un uovo che costa oggi un sacco di dollari alle famiglie Usa. Anche se è più colpa dell’aviaria che di Biden o di Kamala.