Martedì 16 Luglio 2024
DAVIDE NITROSI
Editoriale e Commento

Non solo difesa: l’Europa diventi potenza politica

Il profilo della nuova Ue: armarsi non basta. Mai come oggi le elezioni sono importanti, la futura governance definirà la volontà di contare a livello internazionale

Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea

Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea

Roma, 19 maggio 2024 – La minaccia russa ha rivoluzionato le priorità dell’Europa e oggi i Paesi Ue concordano sulla necessità di alzare la quota di pil destinata alla difesa. Ma armarsi non basta. La vera sfida per il Parlamento europeo e i nuovi assetti istituzionali dell’Unione (il Consiglio e la Commissione) sarà costruire un’Europa che sappia imporsi come potenza politica e diplomatica.

È noto che la Francia preferisca muoversi da sola nelle crisi globali (soprattutto se toccano interessi nazionali), ma nel mondo di oggi neppure Parigi può fare da sola. E forse lo ha capito. Si è visto con Putin e in Africa. E non è solamente un problema di forza o debolezza militare. La difesa comune nella Ue è utilissima, ma non sarà la soluzione definitiva se l’Europa non saprà farsi riconoscere come potenza politica. E questo grazie anche all’autorevolezza di chi la guiderà. Ecco perché i passaggi più delicati saranno la scelta dei ruoli chiave (presidenze di Commissione e Consiglio) e il voto a maggioranza. Mai come oggi le elezioni europee sono importanti: il risultato conterà nella scelta dei vertici e nella governance decisionale.

Non nascondiamolo: l’autorevolezza, il profilo e la competenza dei nuovi presidenti definiranno la volontà di contare a livello internazionale. Soprattutto oggi in cui l’America è una forza appannata, con un futuro incerto dopo il voto di novembre, impegnata a competere con la Cina di Xi sempre più forte. L’Europa è un colosso economico, un faro morale (patria dei diritti, dello stato sociale e da quasi 80 anni della democrazia), ma finora non ha saputo definirsi come vera potenza politica, in grado ad esempio di indicare percorsi di pace in Medio Oriente, in Africa, nell’Est. Gli Stati, come ha fatto la Polonia, possono fare grandi investimenti per difendersi, ma da soli oggi non potranno mai essere protagonisti e nemmeno attori efficaci nello scacchiere internazionale.