Domenica 28 Luglio 2024
PIERO FACHIN
Editoriale e Commento

La fragilità di un Paese colabrodo

Italia incapace di rispondere ai cambiamenti climatici: pesce soffocato per mancanza di ossigeno e pecore abbattute per mancanza d'acqua. L’assenza di interventi preventivi è preoccupante

In Sicilia è emergenza siccità

In Sicilia è emergenza siccità

Due cartoline raccontano con una certa dose di cinismo un’Italia fragile e incapace di rispondere con razionalità alla velocità con cui il clima sta cambiando. La prima arriva da Orbetello, Toscana, e ci mette al corrente, attraverso gli occhi di un pescatore, della moria – improvvisa, non imprevedibile – di cento quintali di pesce pregiato, soffocato nelle acque così calde da non riuscire a trattenere l’ossigeno indispensabile alla vita.

La seconda cartolina ce la spediscono dalla Sicilia, e svela l’angoscia di un pastore rassegnato ad abbattere le sue pecore perché manca l’acqua per farle bere. Chiariamolo: l’acqua delle pozze è esaurita ma l’altra acqua, quella che potrebbe arrivare da lontano, in realtà c’è. Solo che costa, e costa troppo, costa così tanto che sono pochi gli allevatori in grado di acquistarla e di farla viaggiare dentro le autobotti.

Se la situazione è questa, e la situazione è questa, poco o nulla ci appassiona l’eterno scontro tra i catastrofisti, quelli secondo cui l’estinzione (la nostra estinzione) non è poi così lontana, e i negazionisti, quelli per cui un anno piove, un anno non piove, e che Dio ce la mandi buona.

Inaccettabile, invece, che di fronte a due fatti oggettivi – il clima cambia, le oscillazioni meteorologiche sono sempre più estreme – nulla si faccia per prevenire conseguenze catastrofiche. Torniamo a Orbetello, per dire: ci si accorge del problema di fronte a una foto choc, ma la questione è annosa e dipende anche – anche – da una gestione carente della laguna e del suo delicato ecosistema. E andiamo di nuovo in Sicilia. Dove la rete idrica è sostanzialmente la stessa di mezzo secolo fa, tanto che la metà dell’acqua in distribuzione si perde per colpa di condotte colabrodo.

E allora vorremmo tanto vederci spedire un’altra cartolina, la terza, in arrivo da un paese civile: dovrebbe raccontare dell’acqua accumulata in inverno e usata d’estate per dare da bere a un gregge di pecore.